In riferimento ad un articolo comparso oggi su la Tribuna Sammarinese relativamente alla riunione del Consiglio Direttivo del PSD di lunedì 4 luglio 2011, il Segretario ed il Presidente del PSD dichiarano quanto segue:
Il PSD, durante il Consiglio Direttivo, si è ampiamente confrontato sulla situazione del Paese, dei rapporti con l’Italia e con l’Europa e sul percorso della Costituente del Partito Socialista. Al termine del dibattito, ad amplissima maggioranza, i presenti hanno votato la risoluzione finale pubblicata ieri.
E’ evidente che le interessate interpretazioni riportate nell’articolo non corrispondono assolutamente ai contenuti del documento approvato.
Le decisioni contenute nel documento, proposto dal Segretario Giovagnoli dopo la relazione introduttiva, sono chiare ed a quelle decisioni, democraticamente approvate, sono legati l’impegno e la responsabilità dell’intero partito a realizzarle.
I contenuti dei virgolettati dell’articolo che insinuano valutazioni diverse, non sono affatto suffragate dagli interventi dei numerosi presenti al dibattito, molti dei quali hanno partecipato attivamente alla definizione finale della risoluzione.
Nel documento il PSD riafferma con nettezza il proprio impegno e il contributo convinto per far uscire il Paese dalla crisi ed alla prosecuzione del percorso della costituente. E’ interessante rilevare che proprio nel momento in cui alcuni risultati concreti prodotti da questa azione si stanno concretizzando la pattuglia dei guastatori intensifica il suo lavoro.
Il PSD intende proseguire con determinazione la sua azione, rispettando le decisioni assunte nei termini indicati, nell’ambito di un confronto democratico allargato, senza lasciarsi condizionare da chi ha altre mire e vorrebbe il PSD indebolito e privo di iniziativa.
L’Ufficio Stampa
San Marino, 6 luglio 2011
Questo l’articolo di La Tribuna.
Costituente socialista: il Psd resta ostaggio
del direttivo, democratici pronti all’agguato
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La corrente di Morganti vota il documento che avvicina il partito al Nps, ma c’è il tranello: “Nessun mandato ai dirigenti, nulla è deciso” 06/07/2011
di Jeffrey Zani
La squadra dei sabotatori
democratici sospende
le operazioni. Almeno per
ora. L’ordigno piazzato nel
convoglio della Costituente
socialista non è ancora
stato innescato. E così,
mentre gli uomini del garofano
rosso continuano
a gettare carbone per dare
velocità alla locomotiva,
la corrente di Morganti
resta allerta. Con la mano
sul freno d’emergenza.
Pronta a bloccare tutto.
Dietro al documento ‘propulsivo’
che spinge il Psd
verso la stazione del Pss,
approvato lunedì da 46 dei
48 presenti alla direzione
del partito, si nasconde infatti
un tranello. Almeno
secondo la corrente democratica,
dalla quale confidano:
“Abbiamo approvato
un documento nel quale
si attribuisce al Consiglio
direttivo un ruolo primario”.
Nessun mandato,
quindi, alla dirigenza del
partito. Che dovrà fare i
conti con il peso assunto
dai democratici nel direttivo
per ogni scelta. “In questo
modo non abbiamo assolutamente
dato un’accelerata
al processo. Ma lo
abbiamo rallentato, visto
che il direttivo sarà ostaggio
dei nostri voti”.
L’emendamento. Il ruolo
attribuito al direttivo dal
documento è stato frutto
“di un emendamento”, rivelano
ancora dalla sponda
democratica. Una modifica
attraverso la quale
il partito di via Ordelaffi,
oltre a confermare “i
passi fin qui compiuti con
la Costituente del partito
socialista con l’adozione
del manifesto”, si legge,
dà “mandato alla segreteria,
in stretta connessione
con il Consiglio direttivo,
di proseguire i lavori
attivando un organismo
paritetico congiunto che si
occupi di gestire i successivi
aspetti programmatici
e organizzativi al fine
di promuovere una azione
politica condivisa e visibile
delle forze socialiste
e giungere alla costruzione
di un nuovo e forte partito
socialista”.
Strategie. Più che aver
messo tutti d’accordo, insomma,
il documento potrebbe
lasciare ai seguaci
di Morganti ulteriore tempo
per affinare i piani e
mandare all’aria il progetto.
La traiettoria seguita
finora dal convoglio socialista,
influenzata dai continui
cambi di umore dei
protagonisti, è infatti imprevedibile.
Cautela Nps. Ieri sera, intanto,
il Nps si è riunito
per fare il punto della situazione
e concludere l’assemblea
iniziata la settimana
scorsa e divisa in
due parti a causa della mole
di interventi. Ieri pomeriggio,
comunque, la mossa
del Psd non sembrava
aver ancora scaturito reazioni:
“Ne parleremo stasera”,
rimandava Maurizio Rattini.
Europa. Spostando lo
sguardo dal ‘teatrino’ politico
al continente, “il Psd
ribadisce l’esigenza di avviare
un negoziato vero e
pieno attraverso la richiesta
di adesione all’Unione
europea e si impegna a favorire
ogni iniziativa in tal
senso”. Una dichiarazione
che stona con il compromesso
raggiunto con il
Patto nell’ordine del giorno
con il quale il Consiglio
“considera con attenzione
la proposta di un accordo
ad hoc con la Ue”. Un
impegno, sottolineava il
resto dell’opposizione, di
portata decisamente minore
rispetto alla richiesta
di adesione.
Scambio informazioni.
Applausi, infine, per l’accordo
raggiunto con il Patto
sullo scambio delle informazioni:
“Tale progetto
di legge, che contempla
lo scambio di informazioni
su domanda unilaterale
e quello automatico con i
Paesi con i quali entreranno
in vigore accordi contro
le doppie imposizioni,
recepisce i contenuti del
testo depositato dal Psd
nel maggio 2010”, si legge
nel documento. “Il partito
si compiace della grande
condivisione ottenuta e
attende la definitiva conferma
nella sessione consiliare
di luglio”.
Tratto da San Marino World