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  • Sex roulette: il “gioco” perverso che distrugge vite (l’editoriale di David Oddone)

    La cronaca di una quattordicenne che dovrà affrontare una gravidanza perché vittima di una “challenge” online denominata Sex roulette, ci proietta in un futuro distopico dove il consenso viene barattato con un click e la vita di una adolescente può essere stravolta da un “gioco” perverso, interamente basato sull’avere rapporti sessuali con sconosciuti sfidando la sorte: chi resta incinta, perde.

    Spesso dietro l’apparente innocuità di un passatempo digitale si cela un abisso di perversione, dove la sessualità viene mercificata e la vulnerabilità giovanile sfruttata senza scrupoli.

    La “Sex roulette” non è un mero fenomeno isolato, bensì la punta di un iceberg di una sin troppo diffusa cultura del rischio e dell’emulazione, alimentata da un ecosistema digitale che premia la trasgressione e la spettacolarizzazione della vita privata.

    I social network, potenti amplificatori di tendenze e mode, diventano così incubatori di comportamenti pericolosi, dove la ricerca di visibilità e l’approvazione possono indurre i giovani a compiere azioni impulsive e potenzialmente devastanti.

    Ma la responsabilità non può ricadere solo sui ragazzi. Gli adulti, genitori, insegnanti e la classe politica, hanno il dovere di fornire ai più vulnerabili gli strumenti idonei per difendersi e navigare in un mondo digitale sempre più complesso e pericoloso. Occorre educare alla cittadinanza digitale, promuovendo un uso consapevole e critico delle tecnologie, insegnando ai ragazzi a riconoscere le trappole e a difendere la propria integrità.

    I social network, dal canto loro, devono assumere un ruolo più attivo nella moderazione dei contenuti, investendo non solo in algoritmi più sofisticati, ma anche in una maggiore presenza umana per individuare e rimuovere contenuti dannosi. Insomma, è ormai imprescindibile un dialogo costante tra piattaforme, istituzioni e società civile per definire norme e protocolli condivisi che tutelino realmente la sicurezza.

    La drammatica vicenda della quattordicenne ci ricorda che il futuro della nostra società si costruisce oggi, nelle scelte che facciamo e nelle azioni che intraprendiamo. Non possiamo più permetterci di sottovalutare il potere manipolatorio dei social media e le conseguenze devastanti per gli utenti di un mondo digitale che rischia di diventare una roulette russa per le loro vite.

     

    David Oddone

    (La Serenissima)