‘She, elle, lei’ “Canto con le donne del mondo”

Storie di deserti, di genti di luoghi vicini e lontani, danze, speranze, nascite, addii e nuovi inizi.
    Un racconto affidato al canto e alla musica di donne di mondi diversi per un concerto dedicato all’ universo femminile. ”Sarà una festa in musica, un incontro meraviglioso tra culture”, dice Ginevra Di Marco del concerto ”She, elle, lei – Voci di acqua e di terra, suoni di mare e di sabbia”, che il 29 dicembre a Firenze la vedrà protagonista al Teatro Puccini con le musiciste di Almar’à, l’ orchestra di strumentiste arabe e del Mediterraneo, e dell’ Orchestra di Piazza Vittorio.
    ”La cosa bella è che non è una kermesse – spiega all’ANSA la cantante toscana -. Non saremo sul palco a rotazione ma tutte insieme, per un impianto corale delle canzoni. Sono molto felice di condividere la scena con tante donne meravigliose, bravissime, musiciste stupende. Io che mi sono sempre esibita con uomini sto toccando con mano la grazia e la sensibilità femminile alle quali non sono abituata”. Il nuovo progetto è una idea di Toscana Produzione Musica, il nuovo centro di produzione presieduto da Paolo Zampini con la direzione artistica di Maurizio Busia e Francesco Mariotti. Nato pochi mesi fa, il centro mette insieme organizzatori e addetti del settore della regione per organizzare concerti, offrire residenze artistiche, far dialogare musica e arti dello spettacolo e valorizzare le eccellenze del territorio tenendo lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo. ”Il nostro – spiega Di Marco – è uno dei loro progetti di punta. Quella di Firenze per ora è l’ unica data ma speriamo di portare lo spettacolo in altre città italiane ma anche all’ estero perchè è un progetto di larghissimo respiro che può andare bene ovunque”. In scena ci saranno una quindicina tra musiciste, musicisti e cantanti.
    Con Ginevra Di Marco ci saranno Yasemin Sannino (Turchia), Nadia Emam (Italia/Egitto), Hana Hachana e Houcine Ataa (Tunisia), Carlos Paz (Ecuador) accompagnate dai musicisti Ziad Trabelsi (Italia/Tunisia), Derya Davulcu (Turchia), Sana Ben Hamza (Tunisia), Silvia La Rocca (Italia/Eritrea), Raul Scebba (Argentina), con gli italiani Valentina Bellanova, Emanuele Bultrini, Pino Pecorelli e Peppe D’ Argenzio. ”E’ un progetto di cui sono contentissima – aggiunge Ginevra Di Marco – che va a coronare gli anni in cui ho lavorato sulle interpretazioni della musica popolare del mondo. Arriva, tra l’ altro, in un momento significativo, di inclusione e condivisione… penso alle donne arabe nel mondo e alle loro lotte”. Musica e melodie per quasi due ore, dunque, sul filo dei canti che raccontano storie di donne e lingue che si intersecano e cambiano. La musicista toscana, che in passato ha collaborato tra l’ altro con Csi e Pgr di Giovanni Lindo Ferretti, ha ricordato i sui dischi pensati per omaggiare grandi artisti del passato come Mercedes Sosa, il lavoro di quattro anni con l’ astrofisica Margherita Hack e i progetti con lo scrittore Luis Sepùlveda. ”La musica non può cambiare le cose – conclude – ma ha il potere di sensibilizzare. Entra nel cuore e nella pancia delle persone creando emozioni. Sento una grande responsabilità in questo senso e cerco di fare della musica che possa essere sì un intrattenimento ma anche un mezzo di arricchimento culturale. Ho sempre cercato di contornarmi di grandi personaggi perchè avevo voglia di imparare da loro. E’ bello conoscere la letteratura, la poesia, la scienza attraverso la musica”. 


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