Si apre domani l’11° Congresso Federazione Industria CDLS

Oltre il contratto. Protagonisti di un nuovo sviluppo produttivo e di nuove opportunità per i giovani. Apre i battenti domani, giovedì 22 gennaio, presso la sala del Castello di Domagnano, l’11° congresso della Federazione Industria della Confederazione Democratica.
All’appuntamento partecipano 140 delegati, in rappresentanza dei 1300 iscritti alla FLIA-CDLS. I lavori congressuali saranno aperti al mattino dalla relazione del segretario di federazione uscente Giorgio Felici. Tra gli ospiti, anche il Segretario di Stato al Lavoro, Gian Marco Marcucci, che prenderà la parola nella sessione pomeridiana.
“La presenza Segretario di Stato al Lavoro – afferma Giorgio Felici – rappresenta l’occasione per iniziare un confronto aperto e diretto sul peso della crisi internazionale e sulle strategie immediate e di più largo respiro per fronteggiare questa difficile congiuntura economica”.
Il 2008  si è chiuso con una serie di crisi occupazionali e circa 300 lavoratori in mobilità. “Ma questa è una cifra parziale, perché non tiene conto dei lavoratori con assunzioni a termine che rischiano di non vedersi rinnovare il contratto. Lavoratori tra l’altro non coperti dalla mobilità e dalla cassa integrazione”, osserva Felici, rimarcando così l’urgenza di approvare la riforma degli ammortizzatori sociali ferma all’ultimo rinnovo contrattuale.
E di nuovo contratto discuteranno i delegati dell’undicesimo congresso.
“La profondità della recessione, resa ancora più acuta dalle note difficoltà che attraversano il sistema bancario – sostiene il segretario della FLIA-CDLS – ci impone di affrontare la vertenza contrattuale senza perdere tempo. Il documento di rinnovo sindacale, che punta alla difesa delle retribuzioni e al rilancio delle relazioni industriali, ha raccolto il 92% dei consensi all’interno delle fabbriche. Un segnale chiaro rivolto al sindacato e all’associazione industriali: stringiamo i tempi del negoziato e concentriamoci sul rilancio dell’economia reale, su un progetto industriale che a San Marino manca da dieci anni”. 

CDLS

Comunicato Stampa