Ribadisco che lo scambio automatico di informazioni immediato e assunto autonomamente dal nostro paese, è l’unica strada percorribile per liberare San Marino dal malaffare e ridare forza all’economia sana e al lavoro. Quell’economia che sta soffrendo e se ne sta andando fuori dal nostro territorio perché è diventato quasi impossibile avere rapporti con il mondo esterno. Ho letto bene l’ordine del giorno approvato dal Consiglio, ma ho letto anche quello che il Governo aveva presentato. Lì c’era scritto chiaramente che lo scambio di informazioni doveva essere non retroattivo ed entrare in vigore dopo 24 mesi. Questa era la posizione del Governo. Il dibattito consiliare ha fatto sì che questo rinvio di due anni non comparisse più, forse pensando che ciò avrebbe attirato nuove ire del Ministro Tremonti. Tuttavia nell’odg approvato non è specificato quando deve partire lo scambio di informazioni, e che deve avere effetto retroattivo. Perché non lo hanno scritto?
Ma se si intende farlo partire da subito, allora vuol dire che nell’ambito della maggioranza di Governo c’è qualcuno che, invece, è sulla stessa posizione che ho espresso e che ribadisco. Una posizione che – anche se tanto ha fatto arrabbiare una forza di Governo – almeno ha il merito di avere reso palese la posizione di questo partito che peraltro ha fatto, in passato, delle battaglie per la legalità e la trasparenza il punto forte e irrinunciabile della propria visione politica. Se questo partito la pensa come noi sullo scambio automatico di informazioni, non posso che essere contento: i prossimi giorni probabilmente anche altri esprimeranno più chiaramente le proprie posizioni reali e non continueranno a nascondersi dietro ermetiche dichiarazioni accampando l’alibi della difesa della sovranità della nostra Repubblica.
La sovranità di San Marino si difende soltanto cacciando immediatamente coloro che l’hanno depredato e che stanno continuando a farlo, e che lo farebbero anche per i prossimi 24 mesi. L’unico cruccio che rimane, è che per dire sostanzialmente ciò che io stesso sostengo, hanno avuto bisogno di attaccare me e la CSdL, rispolverando il vecchio vizio della politica sammarinese; è più facile attaccare le persone piuttosto che esprimere nell’azione politica le proprie idee. Peraltro io e la mia Confederazione non siamo per niente attaccabili, in quanto non abbiamo mai preso e non prenderemo mai ordini da nessuno.
La CSdL, poi, in quanto ad autonomia e democrazia non accetta lezioni da nessuno, in quanto storicamente è stata una protagonista assoluta delle grandi battaglie che hanno reso più democratiche le istituzioni e la vita del paese, e dove la partecipazione dei lavoratori è garantita attraverso la pratica continua della democrazia permanente. Quanto all’atteggiamento definito “politico” della mia organizzazione, rivendichiamo il diritto di avere delle idee che riguardano il destino di tutti i cittadini, senza essere la “cinghia di trasmissione” di nessuno. Noi abbiamo sempre lavorato nell’interesse dei lavoratori attraverso politiche, progetti e studi che vanno nella direzione di migliorare non solo le condizioni di coloro che rappresentiamo, ma dell’intera società civile, cosa che la classe politica sta faticando a praticare, perché impegnata a difendere gli interessi dei gruppi economici e di potere che nulla hanno a che vedere con il bene comune. La nostra azione vuole riunificate il paese attorno ad un progetto di sviluppo che parta dal valore del lavoro, dall’economia reale e dalla buona politica; chi è interessato non ha altro che da dirlo!
Quanto invece alla mia richiesta di elezioni anticipate, è chiaro che io ne farei volentieri a meno, ma le tattiche che i partiti stanno attuando, fa pensare che forse sono proprio loro i primi a lavorare in questa direzione… Per non dover auspicare le elezioni anticipate ci vuole poco; basta che i famosi risultati arrivino, e allora darò atto a questo Governo di avere fatto il bene del paese. Ma finché questo non accadrà, io continuerò a chiedere di cambiare guardando a uomini e donne provenienti dalla società civile, ma anche dalla parte politica, se ci sono, compreso quel partito di maggioranza che ha attaccato me e la mia organizzazione. Partito peraltro da me molto stimato, in quanto annovera fra i suoi aderenti e dirigenti molti di quegli uomini e donne dalla buona politica, che altri partiti non hanno. Ma se questo partito fosse interessato solo alla polemica, ritiro subito la proposta, e penserò solo a persone totalmente scollegate dal mondo politico.
Concludendo, affermo che la CSdL non si farà condizionare ed intimidire da questi attacchi rozzi e grossolani che dimostrano solo la totale assenza di argomentazioni nel confutare le tesi che sosteniamo anche con forza per il bene di un paese che non ha più tempo da perdere dietro ai giochetti che servono solo a coprire la ritirata di pochi speculatori senza scrupoli, che hanno rovinato irreparabilmente la nostra bella San Marino.