Non sono sordi, non vogliono sentire.
I no pass.
Non c’è niente da fare. Dialogare con chi?
Li senti, sono dischi rotti. Usano tutti gli stessi toni, lo stesso linguaggio. Non sono uomini di scienza ma citano la scienza contro la scienza.
Da Formigli ieri, un avvocato e un pubblicitario e una non so cosa, hanno fatto scappare uno scienziato, accusato di fare propaganda senza scienza in nome della loro “scienza”.
Che gli vuoi dire?
Disconoscono l’evidenza.
Anche quando l’evidenza è più che evidente.
È clamorosa.
Il 10 novembre di un anno fa avevamo 37977 contagiati, dopo un anno, con green pass, 7891.
La Germania, oggi, senza green pass, circa 38000, come noi un anno fa.
Adesso vogliono fare come noi.
Un anno fa avevamo molte regioni in zona rossa, compreso la Lombardia, polmone economico del Paese.
Le attività economiche erano in buona parte chiuse. Oggi cresciamo del 6.2 per cento.
Abbondantemente sopra la media europea.
Come non succedeva dagli anni 80.
Negli ultimi 30 anni siamo stati in coda alla crescita europea. Lo 0 virgola, o sotto lo zero.
Uno studio pubblicato ieri dallo IEO, l’istituto per i tumori di Veronesi, dice che su 2000 persone, monitorate costantemente nel tempo,
senza vaccino il 18 per cento si ammalavano, con il vaccino, l’1.5 per cento.
E chi si ammala col vaccino guarisce presto e non va, nella stragrande maggioranza dei casi, in terapia intensiva e non muore.
Non basta? Che gli vuoi dire ancora?
Che ieri in Russia sono morte 1400 persone?
Che nei paesi con bassi vaccini le persone muoiono e le aziende chiudono?
Non sentono. Non vogliono sentire.
Che in Messico le mamme trasportano i bambini per i fiumi per portarli a fare il vaccino in America. Perché da loro è in corso una strage.
Che vuoi dirgli? Dialoghi?
Va bene. Dialoghiamo. Ma in smartphone.
Senza green pass, solo in smartphone.
Sergio Pizzolante