Siamo nella Federazione bancaria europea. Giacobbi (Abs): “Ulteriore riconoscimento a livello europeo dei progressi fatti da San Marino”

Schermata 2014-05-14 alle 18.33.40Assemblea ieri degli associati Abs. Con una chicca: “E’ motivo di grande orgoglio per l’Associazione Bancaria Sammarinese – spiega il presidente Abs Renzo Giacobbi – essere stata ammessa alla Federazione Bancaria Europea che, dal 1960, si pone come portavoce del mondo bancario”. L’associazione alla FBE permette ad ABS ed alle banche sammarinesi di entrare a far parte del network delle 33 Associazioni bancarie nazionali dei Paesi UE e dei Paesi appartenenti all’AereaEuropea di Libero Scambio ovvero membri del Consiglio d’Europa, che rappresentano circa 4.500 banche.

L’Associazione parteciperà al meeting degli Associati FBE che si terrà a Budva (Montenegro) dal 29 al 31 maggio 2014. L’ammissione di ABS alla FBE – superando la rigorosa procedura di accesso – rappresenta un ulteriore riconoscimento, a livello europeo, dei progressi fatti dalla Repubblica di San Marino e della professionalità degli interlocutori sammarinesi. Inoltre, consolida la prospettiva di integrazione del nostro sistema bancario e finanziario nel mercato europeo dei capitali. Numerosi comunque i punti toccati dall’associazione bancaria sammarinese, che riassumiamo qui di seguito.

La crisi e la situazione di contesto
Per uscire da questa pro- fonda crisi strutturale servono iniziative sistemiche e non scelte autar- chiche e corporative non- chéunacondivisionedi responsabilità a livello di Istituzioni, Associazioni di categoria ed Autorità di Vigilanza.

Lo scenario interna- zionale

Il nostro Paese, come è noto, ha pagato la ritardata adesione agli standard internazionali in materia di: lotta al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo, trasparenza e collaborazione amministrativa ai fini fiscali. San Marino, ha attuato una profonda stagione di riforme e di accordi intergovernativi in materia di cooperazione amministrativa. Soltanto pochi giorni fa, le banche hanno dovuto aderire alla normativa

FATCA che obbliga tutti gli istituti finanziari non USA che vogliono intrattenere rapporti finanziari con attori USA a sottoscrivere un accordo con le Autorità fiscali statunitensi, impegnandosi a comunicare nomi e movimentazioni di cittadini e soggetti americani.

Il rapporto con l’Italia

Quanto al rapporto con il nostro“vicinodicasa”,il sistema bancario sammarinese ha pagato le conseguenze dello scudo fiscale italiano e degli attacchi mediatici spesso ingiustificati che hanno inciso sul grado di fiducia percepito dai clienti e dagli altri intermediari. Purtroppo, sull’erosione della fiducia ha gravato in primis l’aver addebitato al sistema bancario le responsabilità del conflitto con l’Italia a causa del segreto bancario, dimenticando che al Paese venivano addebitati altri fenomeni distorsivi, da tempo contrastati con determinazione dalla controparte italiana. L’Associazione, ha valutato di offrire il proprio sostegno tecnico al Governo, per il tramite di qualificati consulenti, affinché nell’ambito dei negoziati con l’Italia, si possa addivenire alla definizione di un “veicolo giuridico” che sancisca definitivamente la piena assimilazione tra i due sistemi.

Il credito alle famiglie

ed alle imprese

I destini di imprese, famiglie e banche sono intimamente connessi; occorre rendere merito alle banche del fatto che, nonostante la forte contrazione della raccolta, non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno all’economia reale, adempiendo al meglio delle loro possibilità il proprio ruolo di pilastro fondamentale per una crescita sana ed equilibrata dell’economia sammarinese. Le misure che possono agire sui fattori di offerta del credito sono, tra gli altri, i sistemi pubblici di garanzia (in Italia ha assunto una posizione di rilievo, negli anni seguiti alla crisi, il Fondo Centrale di garanzia per le PMI, che nel 2013 ha rilasciato garanzie per un ammontare di 6,4 miliardi di euro), le cartolarizzazioni e le forme di raccolta garantita, volte ad alleviare i vincoli di capitale e liquidità, le operazioni destinati a liberare i bilanci bancari da crediti deteriorati e a svincolare risorse per nuovi finanziamenti. Le banche meritano rispetto per il profondo lavoro di ristrutturazione e riorganizzazione, svolto nell’ultimo quinquennio, per adeguarsi agli standard internazionali recepiti dal Governo per porre rimedio all’opacità che veniva addebitata al Paese e per elaborare un futuro modello di competitività coerente con il mutato contesto internazionale. Alle banche deve essere riconosciuto anche il merito di aver contribuito a superare situazioni di crisi bancarie, mediante processi di aggregazione ed altre forme di sostegno alle banche in difficoltà, che hanno permesso di salvaguardare i depositanti delle predette banche, nonostante l’impoverimento delle masse

amministrate e la dimi- nuita di redditività.
Il rapporto con le Isti- tuzioni

Dobbiamo rendere merito alle Istituzioni ed alle Autorità di Vigilanza di aver compreso l’importanza e, di conseguenza, condiviso il c.d. “lavoro di squadra”, da sempre auspicato dall’Associazione. Recenti esempi di proficua collaborazione sono: – il Tavolo per lo sviluppo economico, organizzato dalla Segreteria di Stato per le Finanze; nei prossimi giorni, conformemente all’impegno che l’Esecutivo aveva assunto nei confronti dell’Associazione, sarà avviato un tavolo dedicato al comparto bancario e finanziario, circoscritto agli interlocutori del settore e finalizzato ad individuare i temi che necessitano di un intervento;

– l’ingresso di un rappresentante di ABS nella Delegazione sammarinese deputata alla trattativa per la rinegoziazione dell’Accordo Ecofin con l’UE;

– gli approfondimenti della normativa FATCA condotti congiuntamente da ABS, dalla Segreteria di Stato per le Finanze e dalla BCSM;

– gli incontri periodici tra gli Esponenti della Banca Centrale ed i Consiglieri di ABS;

– i Gruppi di lavoro misti BCSM-ABS; ricordo che, nei primi mesi dell’anno, questi Gruppi di lavoro si sono confrontati per la revisione della normativa ROB e hanno collaborato nella fase propedeutica all’avvio di SEPA;

– gli incontri periodici dell’AIF con l’Associazione e con il Gruppo di Lavoro dei Responsabili Incaricati Antiriciclaggio. Una relazione corposa, precisa e molto apprezzata.

David Oddone