Resteremo chiusi almeno fino a domani. Siamo arrabbiati e frustrati perché ci hanno promesso i ristori per mesi e mesi, illudendoci che ci avrebbero sostenuti nel periodo di grande difficoltà che stiamo attraversando, e poi li hanno resi inaccessibili con infiniti vincoli.
Perché le stesse figure che nel precedente lockdown ci hanno negato la cassa integrazione per i nostri dipendenti, ora mostrato tutta la loro intransigenza infliggendo nuovamente sanzioni che ci mettono a un passo dal baratro.”
Inizia così il post su Facebook di Maurizio Fantini, proprietario del ristorante-pizzeria Millennium di Dogana. Ma facciamo chiarezza su questa protesta: il tutto è nato da un controllo effettuato nel locale da parte dell’Ufficio del Lavoro verso le 15.30, al suo interno vi si trovava il cuoco del ristorante il quale ha fornito tutti i suoi documenti, ma ha lo stesso ricevuto una multa di 2300 euro per trovarsi nel locale mezz’ora in anticipo all’apertura, nonostante il proprietario abbia chiesto la cassa integrazione allo Stato per i suoi tre dipendenti visto che il ristorante chiude alle 21.30 per via del coprifuoco e non alle 23.30, come avveniva precedentemente.
È stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso per Fantini (…)
continua su LA SERENISSIMA, in edicola a San Marino