Sindacati all’attacco sul Def, poche risorse, non è adeguato

Poche risorse e misue in aulcuni casi inadeguate. I sindacatii in audizione in Parlamento attaccano il Def e rilanciano la mobilitazione.

Il Def “non è adeguato alla fase chesta attraversando il Paese. L’unico intervento di politica economica, minimo, a sostegno della domanda è la riduzione del cuneo fiscale. Mancano risposte strutturali per limitare i prezzi, sostenere i redditi da lavoro e pensione anche attraverso la via fiscale e per sostenere la coesione sociale attraverso politiche per l’inclusione”. Così la Cgil. Anche sulle pensioni “il superamento della legge Fornero è rimandato per l’ennesima volta. Non ci sono risorse. Il nostro giudizio non può che essere negativo”.

Per la Cisl il taglio del cuneo contributivo “sulle retribuzioni medio-basse nel periodo maggio-dicembre” con risorse per 3,4 miliardi è un provvedimento su cui “siamo “favorevoli ma che tuttavia giudichiamo ancora insufficiente per rispondere al problema della difesa delle retribuzioni rispetto all’inflazione. C’è, poi, il tema dei contratti pubblici da rinnovare e quello del fiscal-drag che taglia le retribuzioni reali”.

Infine la Uil ritiene che “Nel Def non ci sono le risposte che attendevamo. I lavoratori dipendenti e i pensionati continuano a subire una perdita del loro potere d’acquisto” a causa dell’alta inflazione e “l’intervento sul cuneo fiscale è insufficiente. Il governo deve fare di più anche detassando gli aumenti contrattuali di primo e secondo livello e non dando agevolazioni alle imprese che non rinnovano i contratti”. 
   


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