Sindacati: Bozza piattaforma rinnovo contratto Pa

La bozza di piattaforma per il rinnovo del contratto del pubblico impiego, in scadenza a fine 2008, ha avuto il via libera dall’Attivo unitario dei rappresentanti sindacali di FUPI-CSdL e FPI-CDLS, riunitosi oggi al Centro Sociale di Fiorentino. A questo punto, la stessa bozza verrà presentata e discussa con tutti i lavoratori del settore pubblico allargato in una serie di assemblee che partirà il prossimo 30 ottobre. Tra gli aspetti più significativi e qualificanti delle rivendicazioni contrattuali, vi sono il superamento del precariato, la revisione degli organici, le modalità di accesso al settore pubblico. Temi questi che per le Federazioni del Pubblico Impiego devono essere al primo posto nel confronto che si aprirà con il nuovo Esecutivo sulla riforma della PA.

“Un numero importante di dipendenti precari – si legge nella bozza di piattaforma sindacale – sia nel posto (rapporti di lavoro a tempo determinato) che nelle funzioni (distacchi, trasferimenti temporanei ormai da anni e incarichi in altre funzioni), è una situazione non accettabile per un paese moderno, che si sostiene sulla funzionalità di molti servizi e uffici. Ciò è dimostrato dall’alta adesione dei dipendenti al documento delle Federazioni del Pubblici Impiego contro il precariato nella PA.” Documento sottoscritto da oltre 2.000 dipendenti pubblici.

Un importante riferimento anche all’atto organizzativo dell’ISS. Viene ribadito, nello stesso documento contrattuale, che il complesso progetto di riorganizzazione della sanità pubblica, dovrà essere verificato entro la fine nell’anno – così come sancito da un protocollo d’intesa firmato fra le parti – anche alla luce delle richieste di modifica già presentate dal sindacato.

Circa la parte retributiva, per la quale si propone una durata biennale (mentre la parte normativa rimane quadriennale), la bozza di piattaforma sottolinea che il dato inflativo non dovrà essere l’unico elemento nella rivendicazione economica. Va infatti considerato adeguatamente l’incremento di produttività dei dipendenti pubblici, reso evidente dall’aumento di prestazioni e servizi erogati, per effetto della crescita della popolazione e delle attività produttive; tutto questo a fronte di un numero bloccato di lavoratori del settore pubblico, rimasto pressoché stabile negli ultimi 10 anni. La richiesta di aumento retributivo, su tutte le voci componenti la busta paga per tutti i livelli di organico, è quindi superiore alla media inflativa degli ultimi due anni.

FUPI-CSdL       FPI-CDLS

Comunicato stampa

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