Sindacati: ‘Il governo pensi al lavoro non solo il 1 maggio’

“Sarebbe utile che il governo non pensasse al lavoro solo il primo maggio. I provvedimenti vanno nella direzione sbagliata. E siamo molto preoccupati”. Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini. E’ “un metodo inaccettabile”, ha rimarcato il segretario della Cisl, Luigi Sbarra: “Sul pacchetto lavoro e sul Reddito di cittadinanza non ha attivato nessuna fase di confronto. Prima del Cdm, farebbe bene ad avviarla”. “Quando dicono che saranno al lavoro con il Cdm e i ragazzi saranno al concertone, spiegheranno allo stesso modo che la precarietà passerà da un anno a tre anni?”, chiede Pierpaolo Bombardieri della Uil.

“Sarebbe utile che il governo non pensasse al lavoro solo il primo maggio, ma tutti gli altri giorni dell’anno”, ha detto Landini in Rai alla presentazione del concerto del Primo maggio. “Non abbiamo un problema di stranieri che vengono in Italia, ma di italiani che se ve vanno per mancanza di lavoro. La povertà non si risolve cancellando il Reddito di cittadinanza”, ha proseguito il numero uno della Cgil aggiungendo che “il metodo attuato dal governo di non confrontarsi con i sindacati ci ha portati alla mobilitazione”. A rincarare la dose anche Sbarra che ha ribadito che “sul pacchetto lavoro e sul Reddito di cittadinanza il governo non ha attivato nessuna fase di confronto con le parti sociali. Vediamo susseguirsi bozze che smentiscono le precedenti, anche con cambiamenti repentini. Prima di convocare il Consiglio dei ministri, il governo farebbe bene su temi importanti e decisivi per la vita delle persone ad adoperarsi per una fase di confronto”, ha insistito il leader della Cisl. “Non abbiamo avuto ancora la possibilità di leggere il decreto su lavoro e Reddito di cittadinanza, se non dalle notizie di stampa”, ha sottolineato anche Bombardieri.


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