
(ANSA) – NUORO, 22 DIC – I medici scarseggiano nei territori
dell’interno della Sardegna e così per le festività natalizie
c’è qualche sindaco che, tra il serio e il faceto, invita i
cittadini a non mettere in pratica comportamenti rischiosi per
la salute, a cominciare dal cibo.
Come Francesco Usai, primo cittadino di Ussassai, borgo di 500
abitanti al confine tra l’Ogliastra e la Barbagia di Seulo, che
attraverso un’ordinanza postata su Facebook, raccomanda
moderazione ai suoi concittadini: “Non c’è il medico, state
attenti alle libagioni e all’alcol per evitare di stare male –
scrive Usai in quella che vuole essere una provocazione
pre-nataliazia ma che nasconde una drammatica verità -. La
guardia medica di Seui, che assiste anche Ussassai, non sarà
operativa nei giorni chiave delle festività, ossia 23, 24, 29 e
31 dicembre. Con decorrenza immediata e fino al ripristino
delle condizioni di sicurezza per la salute di tutti gli
abitanti di ogni fascia di età, ordine e grado, vige il divieto
di eccessivo consumo di cibi, alcolici e qualsiasi altro
alimento o bevanda che possano arrecare un benché minimo
disturbo o malessere di carattere gastrico in quanto non
garantiti i servizi di pronto intervento sanitario. L’unica
soluzione che si potrebbe trovare – conclude Usai – è spostare
una guardia medica dai grandi centri come Cagliari o Nuoro e
farla venire qui da noi dove esiste l’emergenza”.
Una soluzione che, però, non sembra praticabile. Quindi non
resta che astenersi dai comportamenti rischiosi per la salute.
(ANSA).
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