SINISA SULL’HONDA SENZA BALOTELLI

balotelliDOPO un’agitata settimana post-derby, in cui il trambusto societario (il clamoroso dietrofront di Silvio Berlusconi sul nuovo stadio e conseguente malumore della figlia Barbara) ha appena celato la delusione per la sconfitta nella stracittadina, il Milan stasera torna a San Siro dove l’aspetta il tosto e imprevedibile Palermo di Iachini (e dell’ex al veleno Gilardino), già avanti di 4 punti rispetto ai rossoneri. Vincere e convincere, è la missione di Sinisa Mihajlovic e della squadra: perché serve rivitalizzare una classifica anemica e perché un altro passo falso probabilmente non sarebbe ben accetto dalla proprietà, che pure negli ultimi giorni (non è passata inosservata la presenza di Lady B. a Milanello) è sembrata vicina al tecnico serbo. Il quale, nella conferenza stampa pre-match ha fatto chiare richieste: «Voglio un Milan più cattivo, più arrabbiato e più tiri in porta». Non deve sembrare una contraddizione il fatto che il tecnico punti a riconfermare in partenza lo stesso “undici“ del derby, con Montolivo regista , Honda trequartista e Balotelli in panchina. Quella squadra contro l’Inter aveva retto bene per un’ora, creando anche qualche pericolo. Ed è dalle cose positive viste domenica scorsa che Mihajlovic vuole ripartire: «Mi aspettavo di più da questo inizio di stagione ma adesso che siamo sulla strada giusta occorre metterci più rabbia. Se giochiamo con l’intensità, la personalità e il coraggio visti nel derby possiamo mettere in difficoltà chiunque. Fra noi e l’Inter non ci sono sei punti di differenza. Poi, ovvio, chi vince ha sempre ragione». Occorre concludere di più verso la porta e magari chiedere a Luiz Adriano di essere più cinico oppure aspettare il momento giusto di Balotelli. «Mario è una soluzione in più, ha cominciato col piede giusto», le parole del tecnico. A elogiare l’attaccante ci pensa come al solito Adriano Galliani: «Si sta comportando bene a 360 gradi, non solo sul piano agonistico. Siamo soddisfatti, a me sembra che sia molto maturato, è arrivato con un approccio molto migliore rispetto a due anni e mezzo fa. Lui ha sempre amato il Milan». L’ad rossonero ha voluto elogiare anche l’allenatore: «Con Berlusconi lo abbiamo scelto dopo una serie di ragionamenti su cosa servisse al Milan, mi sembra che stia facendo le cose che volevamo, quindi va bene così». Sinisa ascolta e ringrazia. Ma stasera sa che vincere è un obbligo. Perché si sa, basta poco per far cambiare l’umore all’ex Cavaliere .