Sinistra in stato confusionale … di Sergio Pizzolante

Per non perdere, oppure per non perdere sino
al punto di non poter, in qualche modo, andare al governo, la sinistra è stata sempre brava ad agitare lo spauracchio del nemico.
La sinistra quando è anti qualcosa è sempre stata, quasi sempre, imbattibile: anti socialista, anti Craxi, anti Berlusconi, antifascista, naturalmente, anti mafia, ect ect.
Una parte consistente dell’elettorato l’ha sempre premiata per quello che non era e non per quel che è.
Per esempio, non erano nel sistema del finanziamento della Prima Repubblica.
Non è vero, ma sono stati capaci di farlo credere. E si sono salvati. Ok?
Bene, adesso, finito Berlusconi è finito l’antiberlusconismo.
Finito, più o meno, Salvini, finito l’antisalvinismo.
Adesso c’è Giorgia.
Tutti i giornali di sinistra( Repubblica in testa) titolano sul pericolo Meloni.
Il Fascismo, il sovranismo, il nazionalismo, l’orbanismo, puntinismo ect. Ok?
Quindi la sinistra, il centro sinistra, sta tutto lì con l’elmetto a combattere?
Uniti, sicuri, armati, corazzati? No? No!
Stanno con Calenda, ma contro Renzi, mai con Bonelli e Fratoianni. Di Maio? Non nell’uninominale, a certo, bell’argomento per chi combatte il Fascismo e il puntinismo.
Cioè gridano al nemico “fascista”, mentre fra loro si prendono a manganellate.
Patetici.
Sergio Pizzolante