Prima è arrivata la concessione di una compagnia assicurativa, con l’immancabile società anonima all’interno della compagine societaria, poi è seguita la nomina di un ex dirigente di un gruppo assicurativo italiano alla guida di Banca Centrale, infine l’annuncio quasi contemporaneo del Governo che intende intervenire sul secondo pilastro previdenziale.
Di ieri la notizia che la maggioranza in Commissione territorio ha fatto saltare la clausola che fissava il vincolo dei 40 voti consiliari per cedere terreni di proprietà dello Stato.
I due episodi sono indicativi e allarmanti per molti aspetti.
Infatti occorre ricordare che Territorio e Previdenza sono tutelati da leggi adottate dal Consiglio negli anni precedenti per evitare due referendum popolari messi in atto da cittadini sammarinesi per tutelare la Repubblica dagli appetiti speculativi della cricca politico-affaristica tutt’ora dominate .
Il primo come detto era legato al territorio imponeva la clausola dei 2/3 dei voti consiliari per alienare terreni di proprietà dello stato, il secondo legato alla legge quadro sulla previdenza faceva saltare la legge 158/2005 che prevedeva tra l’altro l’obbligatorietà del secondo pilastro integrativo a gestione privata.
Gli interventi annunciati sul secondo pilastro e la modifica di legge in commissione non lasciano presagire nulla di positivo e impongono un allerta generalizzato e una mobilitazione dei cittadini,affinchè il territorio non subisca ulteriori devastazioni e le nostre pensioni non diventino preda di mercanti senza scrupoli .
Sinistra Unita San Marino 3 marzo 2010