Sintesi osservazioni dell’USL sul “Rapporto di missione dell’ILO nella Repubblica di San Marino “
(18-19 gennaio 2016)
L’USL, quando il 31 luglio 2015 ha preso l’iniziativa di inviare all’ILO le proprie osservazioni sul Progetto di ‘Legge Sindacale’ presentato dal Segretario di Stato al Lavoro il 20 maggio 2015, investendolo della questione, l’ha fatto per la ragione fondamentale che l’intero progetto, oltre a non preservare adeguatamente la liberta? sindacale e il diritto dei sindacati di organizzarsi e gestirsi liberamente (come richiesto dalla Convenzione ILO n. 87), fa un utilizzo improprio del criterio di rappresentativita? e/o maggiore rappresentativita? sindacale.
Tale criterio e? infatti comprensibile e di comune utilizzo – sebbene non l’unica fonte, perche? puo? ben esserlo l’approvazione referendaria diretta da parte dell’insieme dei lavoratori destinatari dell’accordo, come da noi proposto – quando si tratti di legittimazione ad una procedura negoziale mirante ad un accordo con efficacia erga omnes, o per la valida conclusione dello stesso, ma e? invece del tutto incongruo quando si tratta di regolamentare l’azione del sindacato in se? considerata ed in particolare i cosiddetti “diritti strumentali” che l’ordinamento da? ad ogni sindacato perche? possa meglio realizzare la sua fondamentale azione di proselitismo tra i lavoratori e darsi una solida struttura.
E’ del tutto razionale che questi diritti strumentali, come sono quelli di tenere assemblee tra i lavoratori o di godere di permessi sindacali per i rappresentanti sindacali, spettino in misura uguale a tutti i sindacati (cosi? come del resto gia? avviene nel settore pubblico), proprio perche? questi diritti non esprimono un risultato dell’attivita? sindacale, ma una sua condizione promozionale.
Applicare, per esempio, il criterio di maggiore rappresentativita? al diritto di assemblea, significherebbe dare ad una organizzazione appena costituita e quindi ancora piccola