UNA PIOGGIA di bombe francesi su Raqqa. Secondo il ministero della difesa di Parigi, citato da France 24, dodici jet hanno sganciato venti ordigni colpendo il Centro di comando del sedicente Califfato islamico, una struttura di reclutamento di addetti alla Jihad, la Guerra santa islamica, depositi di munizioni e un campo di addestramento. Secondo il
Wall Street Journal le coordinate sono state fornite ai francesi dagli Stati Uniti. Gli attivisti che tentano di contrastare l’Isis nella sua capitale parlano di 30 raid nel giro di poche ore su «centri nevralgici» dello Stato islamico.
I raid sono la diretta conseguenza della circostanza che è stato Abu Bakr al Bagdadi in persona a ordinare l’attacco coordinato agli obiettivi parigini che sono costati la vita a 129 persone nella capitale francese. Secondo le informazioni dei servizi segreti iracheni, l’attacco è stato preparato per mesi a Raqqa. Nella città della Siria settentrionale, il primo capoluogo di provincia conquistato dagli uomini in nero, si sono addestrati 24 jihadisti: 19 destinati all’azione militare e al suicidio e 5 con compiti di sostegno logistico.
IL MINISTRO degli esteri iracheno Ibrahim al Jaafari ha precisato che il suo Paese aveva informato della minaccia inmminente «non più tardi di giovedì scorso» non solo la Francia, ma anche l’Iran e gli Stati Uniti e tutti i Paesi della coalizione anti Isis. «Non ci hanno ascoltato purtroppo», precisa il ministro iracheno. Secondo il canale telvisivo Abc, che cita funzionari statunitensi, quell’unità aveva il compito specifico di pianificare e di realizzare attentati all’estero, in particolare nei Paesi dell’Europa occidentale e negli Stati Uniti.
Il New York Times ha raccolto l’informazione da fonti americane e francesi impegnate nelle indagini sulla carneficina di venerdì sera che alcuni autori delle stragi prima di entrare in azione hanno parlato con comandanti dell’Isis in Siria. Le comunicazioni non erano in chiaro, ma hanno sfruttato sofisticate tecnologie criptate, sperando di rendere indecifrabile il contenuto. La cellula che poi è entrata in azione ha daro prova di notevole efficienza militare. Sono passati solo 20 minuti fra il primo attacco e quello finale di Boulevard Voltaire. Il governo belga è convinto che i membri del commando abbiano comunicato fra loro utilizzando la piattaforma di videogiochi Playstation 4.
TUTTE le rivelazioni sembrano convergere verso un solo punto. Gli 007 francesi sono sul banco degli imputati. Fonti dell’intelligence si difendono sostenendo che ogni giorno arrivano «notizie su minacce di arttentati imminenti». L’Iraq aveva nel suo carnet un flop clamoroso. A metà settembre il premier iracheno al Abadi aveva segnalato il timore di un attentato imminente alle linee della metropolitana a Parigi e a New York.
La Repubblica