Forse una schiarita sulla complicata situazione in Aleppo dove il regime siriano ha bloccato oggi l’evacuazione di civili e ribelli dalla città motivando la sua decisione con la mancata evacuazione, questa volta da due villaggi a loro volta assediati dagli insorti nella provincia di Idlib, roccaforte dell’opposizione siriana controllata principalmente dai jihadisti di Jabhat Fath al Sham, ex Fronte al Nusra, filiale siriana di al Qaida. Infatti, una fonte dell’opposizione citata dalla tv satellitare al Arabiya ha riferito che Jabhat Fath al Sham (“Fronte per la Conquista della Grande Siria”), “ha accettato l’evacuazione dei feriti dai villaggi Fuaa e Kafraya” due località abitata in maggioranza da sciiti lealisti assediata dai ribelli da tre anni.
“Trattandosi dell’ultima fazione di ribelli che acconsente il via all’evacuazione (dai due villaggi) l’operazione può iniziare a partire da sabato”, ha detto la fonte di al Arabiya. L’accordo raggiunto dai ribelli con i russi e la mediazione di Ankara per l’evacuazione dei civili e dei combattenti dalle zone rimaste in mano in Aleppo-est, prevede l’evacuazione dei civili anche dai due villaggi di idlib come era stato chiesto dai governativi.
Msf, in migliaia in attesa di lasciare Aleppo est
Migliaia di civili sono ancora in attesa di lasciare Aleppo est. Lo riferisce Medici senza Frontiere, che sta fornendo supporto e forniture mediche nell’ambito dell’evacuazione dei feriti dalla città siriana. Evacuazione che oggi è stata interrotta, conferma Msf, a causa di incidenti di sicurezza, quando alcuni autobus che trasportavano civili sono stati presi di mira e sono dovuti tornare indietro ad Aleppo est. “Siamo pronti ad assistere i pazienti provenienti da Aleppo est. Questa evacuazione – dichiara Carlos Francisco, capo missione di Msf in Siria – è estremamente urgente e tutte le parti coinvolte devono continuare a impegnarsi per garantire ai civili di passare in modo sicuro”.
Oltre a 45 tonnellate di forniture mediche pronte a partire (principalmente farmaci, materiali usa e getta e attrezzature mediche), 700 kit di generi non alimentari sono già ad Atmah e altri 1.000 kit sono in preparazione. Oggi, tre équipe di Msf si trovano a Sarmada e Al Atareb per valutare la situazione dei nuovi sfollati interni e accertare i bisogni di assistenza sanitaria di base, ripari, cibo e generi non alimentari. Il personale medico con cui Msf è in contatto ha riferito che le persone in arrivo sono in condizioni precarie dopo cinque mesi vissuti sotto assedio. I medici supportati da Msf all’interno di Aleppo est sono salvi e stanno partecipando all’evacuazione di feriti e malati.
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