“Una competizione tra morti”. Quando ieri Matteo Renzi si è presentato alla Camera per l’informativa sul terremoto che ha piegato il Centro Italia con scosse da agosto fino a ottobre, è scattata la bufera in Aula.
E c’è un motivo.
Renzi insulta la Polverini.
Il premier nello spiegare i numeri del sisma ha fatto un confronto (che definire inusuale è eufeminstico) tra la gestione dell’emergenza di quest’anno e ai tempi de L’Aquila col governo Berlusconi. “Il sitema dell’emergenza ha consentito di salvare 238 persone, tanto per dare un quadro di riferimento, a L’Aquila erano state 112 le persone salvate”, ha detto Renzi. Provocando l’ira e l’indignazione del centrodestra. A rispondere è stata allora Renata Polverini, ex presidente della Regione Lazio e deputata di Forza Italia.
“Non mi aspettavo da lei una caduta di stile quando ha citato quanti sono stati gli italiani salvati da lei o dal governo Berlusconi all’epoca del terremoto dell’Aquila – ha detto – non mi aspettavo che lei ponesse qui una competizione fra morti”. A questo punto Matteo Renzi ha sollevato lo sguardo dal sempre presente iPad, visibilmente alterato. Si è rivolto prima ad Alfano seduto al suo fianco per chiedere spiegazioni, poi anche alla Presidente Laura Boldrini e agli altri del governo presenti in Aula. Le telecamere hanno anche ripreso la scena, immortalando l’insulto di Renzi alla Polverini: “Questa è matta”, ha detto mimando l’epiteto con un gesto delle mani. “Alluncinante”.
Poco dopo Brunetta ha preso la parola per chiedere alla Boldrini di riprendere i stigmatizzare il “comportamento inconcepibile del Presidente del Consiglio in Aula”.