
(ANSA) – RAVENNA, 18 NOV – L’organizzazione ‘Essere Animali’
ha tenuto un sit-in davanti all’allevamento di visoni di San
Marco, frazione alle porte di Ravenna, indicato dagli
organizzatori come “uno dei nove allevamenti di animali da
pelliccia ancora attivi in Italia”. Scopo della manifestazione
chiedere l’introduzione di un divieto di produzione di pellicce
su tutto il territorio nazionale, obiettivo della campagna ‘Visoni liberi’.
Dopo avere lanciato nei giorni scorsi una mobilitazione
social diretta al presidente del Consiglio e ai ministri –
prosegue la nota degli attivisti – l’organizzazione ha scritto a
Regioni e Comuni interessati dalla presenza di allevamenti di
visoni per chiedere ordinanze locali al fine di sospendere
l’attività delle strutture “a causa di gravi motivi attinenti
alla tutela della salute pubblica”. In particolare, “il
passaggio del coronavirus mutato dai visoni agli esseri umani,
documentato in Danimarca, e i casi di visoni infetti rilevati,
oltre che in Italia nell’allevamento a Capralba (Cremona), anche
in allevamenti in Olanda, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Grecia,
devono spingere le istituzioni ad adottare interventi urgenti”.
Nell’allevamento ravennate “vi sono circa 1.000 visoni
nonostante sia una delle strutture più piccole d’Italia”.
Durante la manifestazione, gli attivisti si sono tenuti a
distanza dalle gabbie degli animali, le cui condizioni sono
state monitorate nei giorni scorsi dai carabinieri del Nas e dai
servizi veterinari dell’Azienda Usl Romagna i quali hanno
rilevato l’assenza di sintomi clinici riferibili a infezione da
Sars-Cov2 o di altre patologie respiratorie. (ANSA).
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