Siti sessisti, pm Roma apre fascicolo per estorsione e revenge porn

L’indagine sul gruppo Facebook ‘Mia Moglie’

La Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo d’inchiesta sul caso dei siti sessisti con la diffusione non consensuale di immagini, intime e non, su un gruppo del social Facebook denominato ‘Mia Moglie’.

All’interno, secondo quanto emerso e denunciato da alcune vittime, venivano condivise fotografie di donne senza autorizzazione, spesso accompagnate da commenti volgari e sessisti da parte degli utenti. L’indagine è condotta dalla Polizia Postale, coordinata dal procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Roma, Giuseppe Cascini. Oltre al reato di revenge porn, tra le ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti ci sarebbe anche quella di estorsione. Nei giorni scorsi la polizia aveva ascoltato l’amministratore delle piattaforme a cui fanno capo i siti.

Anche Procura Firenze apre fascicolo per diffamazione

Diffamazione ai danni della sindaca di Firenze Sara Funaro. È l’ipotesi di reato per la quale la procura fiorentina ha aperto un fascicolo. La decisione arriva dopo che la sindaca ha presentato denuncia per le sue foto pubblicate, insieme a quelle di altre note esponenti politiche italiane, sul sito sessista Phica.eu. Un’inchiesta sul sito sessista e sui suoi contenuti è stata aperta anche dalla procura di Roma per i reati di estorsione e revenge porn.

Al via raccolta denunce per class action contro siti sessisti

Intanto è partita la raccolta delle denunce delle vittime finite sui siti sessisti per la class action annunciata la scorsa settimana dall’avvocata Anna Maria Bernardini de Pace, esperta di diritto di famiglia: è infatti stata attivata la mail azionecollettiva@abdp.it dove le donne le cui foto sono finite sul sito phica.eu e sulla pagina Facebook Mia Moglie possono inviare le loro segnalazioni.

Bernardini de Pace, parlando con LaPresse, aveva rivolto un invito alle “donne che sono state vittime di mariti idioti a farsi avanti e denunciare” e lanciato un appello: “Non abbiate paura, denunciate. Siete vittime di reati, si parla di violenza, molestia, è stata violata la dignità dell’identità femminile”.

LaPresse