Il futuro della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino passa anche attraverso le azioni del governo e della maggioranza. E così la complessa operazione da 102 milioni di euro che riguarda la seconda emissione, nella storia del Titano, di titolo pubblici, i cosiddetti “Titano bond” ha registrato ieri una importante riunione a Palazzo Begni.
Da una parte il governo e alcuni vertici di Carisp, dall’altra tre fila di rappresentanti politici di maggioranza e opposizione.
Una lunga riunione che ha visto anche qualche momento caldo e che ha fatto registrare però anche delle presenze giudicate da alcuni un po’ inopportune.
Il movimento Rete ad esempio, che si è presentato alla riunione numeroso, annoverava tra i propri partecipanti anche un dipendente della Bsi. Civico 10 aveva tra le proprie fila il Capitano di Castello di Fiorentino Daniela Giannoni, praticamente una dipendente di Carisp, che avrebbe però formalizzato le proprie dimissioni dalla banca la mattina stessa. Anche il Ps annoverava tra le proprie fila un dipendente di banca, in questo caso BSM, seppur in aspettativa. Infine ci sarebbe da registrare la presenza, in Ns, di due degli avvocati di Carisp.
Trattandosi di un istituto di credito, la presenza di dipendenti di altre banche non sarebbe stata giudicata proprio tra le più indicate, e ai vertici dello storico istituto di credito e a qualche esponente di governo, sembra che la cosa non sia affatto piaciuta.
Franco Cavalli