Slitta la proroga del rientro capitali. In Cdm le regole per valutare l’efficienza della Pa

RenziSlitta al Consiglio dei ministri di martedì prossimo la proroga al 30 novembre della voluntary disclosure, che dovrebbe viaggiare in un decreto legge omnibus contenente anche la sterilizzazione dell’aumento della benzina dal 1° ottobre. Alla riunione di oggi, cominciata alle 11.40 e conclusa alle 13, sono invece approdati due decreti presidenziali: il primo in materia di misurazione e valutazione della performance delle pubbliche amministrazioni, il secondo sulle modalità di calcolo e liquidazione dei compensi degli amministratori giudiziari iscritti all’albo. Il Consiglio dei ministri ha dichiarato inoltre lo stato d’emergenza per i nubifragi che si sono verificati nelle province di Parma e Piacenza dal 13 al 14 settembre. Terminato il Consiglio, il capo del governo Matteo Renzi volerà a New York: domani ha già in agenda iniziative e incontri con i leader mondiali, mentre martedì prossimo interverrà all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Cdm avvia solo discussione decretosu rientro capitali
Il Consiglio dei Ministri ha oggi solo avviato, su proposta del premier Matteo Renzi e del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, la discussione sul decreto legge riguardante misure urgenti per la finanza pubblica, tra i quali la proroga dei termini per il rientro dei capitali. Il decreto verrà portato nel prossimo Consiglio dei Ministri. Il rinvio dell’ok al dl in materia di rientro dei capitali è stato deciso all’ultimo momento. «Il ministro Padoan mi ha informato che, per una questione tecnica di lavori di Consiglio, il decreto sulla proroga della voluntary disclosure potrebbe slittare al Cdm di martedì», ha spiegato Enrico Zanetti, sottosegretario all’Economia e segretario di Scelta Civica. Ma martedì prossimo il varo del provvedimento sarà praticamente obbligato: nel decreto dovrebbe essere sterilizzato l’aumento della benzina che sarebbe dovuto scattare dal 1° ottobre per effetto della clausola di salvaguardia inserita nell’ultima legge di stabilità per coprire il mancato incasso dei 728 milioni dell’estensione del reverse charge alla grande distribuzione. Il buco si è creato dopo il “no” della Commissione europea alla richiesta italiana di una deroga alla normativa Ue per l’applicazione dell’inversione contabile a super e ipermercati.

Ok a regolamento valutazione performance Pa
Approvato invece dal Cdm in esame preliminare uno schema di decreto del presidente della Repubblica con il regolamento di disciplina sulla misurazione e valutazione della performance delle pubbliche amministrazioni. Il Dpr sulla valutazione delle Pa approdato a Palazzo Chigi è il regolamento previsto dal primo decreto legge Madia (Dl 90/2014) con cui è stato disposto il passaggio delle funzioni in materia di misurazione e valutazione della performance dall’Anac al Dipartimento della funzione pubblica. Il dl prevedeva che entro 180 giorni dall’entrata in vigore del dl (cioè entro gennaio 2015) il Governo avrebbe dovuto provvedere a «riordinare le funzioni di cui al comma 9 in materia di misurazione e valutazione della performance», sulla base di cinque norme generali: revisione e semplificazione degli adempimenti a carico delle amministrazioni pubbliche, al fine di valorizzare le premialità nella valutazione della performance, organizzativa e individuale; progressiva integrazione del ciclo della performance con la programmazione finanziaria; raccordo con il sistema dei controlli interni; valutazione indipendente dei sistemi e risultati; conseguente revisione della disciplina degli organismi indipendenti di valutazione. Ecco dunque il regolamento, con otto mesi di ritardo, che dovrebbe suggellare il decollo del Dipartimento come ente preposto alla valutazione.

Approvate disposizioni sui compensi degli amministratori giudiziari
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro della giustizia Andrea Orlando, ha approvato, in via definitiva, uno schema di decreto presidenziale che dà attuazione all’art. 8 del Decreto legislativo n. 14 del 2010 e che stabilisce le modalità di calcolo e di liquidazione dei compensi degli amministratori giudiziari dei beni sottoposti a misure reali di prevenzione. Si tratta di un provvedimento da tempo atteso per assicurare l’uniformità, l’economicità e la trasparenza delle prassi giudiziarie e, nel contempo, l’efficace gestione dei patrimoni illeciti destinati alla confisca e alla successiva destinazione sociale.