Una prova di forza, che alla fine sembra sarà vinta da commercianti, associazioni di categoria e sindacati.
Anche se manca ancora l’ufficialità, sembra che giovedì, durante la seduta del congresso il governo faccia marcia indietro e preveda una proroga dei termini del decreto Smac sulla certificazione dei ricavi per via telematica che prevedeva l’entrata in vigore dal 1° ottobre. I termini dovrebbero al momento slittare al 1° gennaio 2015. Si concretizza così quanto ipotizzato subito dall’Usl in una conferenza stampa di inizio estate. Ma soprattuto prevale la linea di commercianti e associazioni di categoria che in queste ultime settimane non hanno mancato di far sentire la loro voce. Proprio ieri infatti i commercianti del centro storico e non solo, con un comunicato, avevano annunciato una serrata per il primo ottobre. Una manifestazione di protesta proprio in occasione della cerimonia di insediamento dei nuovi capitani Reggenti. Decisione che però ora potrebbe essere rivista se verrà confermata la marcia indietro del governo e in particolare della segreteria di Stato delle Finanze. I commercinati infatti, si scagliano contro il decreto, definendolo “decreto Felici”.
Ieri infatti i rappresentanti delle categorie interessate, commercianti, Artigiani, osla, operatori turistici, erano saliti dalla Reggenza proprio per chiedere di mettere mano a quel provvedimento che proprio non digeriscono e che considerano improprio per il controllo semplicistico e anacronistico delle entrate di cassa degli esercizi commerciali. Apprezzano l’idea della Smac card, ma sono convinti che quel decreto introduca “un sistema subdolo che colpisce sia la privacy sia il libero commercio”. Di qui la decisione di abbassare le serrande che forse ha fatto cambiare idea alla segreteria anche se al momento la motivazione ufficiale sarebbe dovuta a problemi tecnici. (…) San Marino Oggi