‘Snellire la monarchia non è una buona idea’, Anna fa discutere

Solleva interpretazioni contrapposte sui media britannici l’intervista senza giri di parole anticipata ieri sera dalla tv pubblica canadese Cbc alla principessa Anna, sorella 72enne di re Carlo III e secondogenita della defunta regina Elisabetta, sui piani di snellimento della monarchia britannica attribuiti a suo tempo al nuovo sovrano.

“Non mi sembra una buona idea”, ha tagliato corto al riguardo Anna, rispondendo dal palazzo di St James a una domanda ad hoc e riferendosi alla situazione attuale. “Io credo che di snellimento si è parlato quando eravamo un po’ di più” a rappresentare ufficialmente la famiglia reale, ora “non so cos’altro potremmo fare”, ha aggiunto. Frasi dietro le quale alcuni giornali, come il Mirror, intravvedono una sorta di monito, se non un colpo di freno, nei confronti di ulteriori progetti dimagranti del fratello re. Ma che vari commentatori reali interpellati dal Daily Mail valutano viceversa alla stregua d’un annuncio di fatto concordato con Carlo: un modo per mettere un punto alla discussione dopo lo strappo dal ruolo di reali attivi del principe Harry (secondogenito del sovrano) e della consorte Meghan, l’esclusione del principe Andrea per il coinvolgimento nello scandalo sessuale Epstein, la mancata promozione a compiti formali di rappresentanza delle figlie di questi, Beatrice ed Eugenia, e la sostanziale uscita di scena dei cugini duchi di Kent o di Gloucester.

Un’evoluzione che in effetti lascia ormai sulla scena pubblica – accanto a Carlo III e alla regina Camilla – solo l’erede al trono William con la moglie Kate; oltre ai due altri fratelli del re, ossia la stessa Anna e il principe Edoardo, neo duca di Edimburgo, con i rispettivi consorti.

La sorella del sovrano, d’altronde, nell’intervista in questione non ha mancato di elogiare apertamente Carlo per il suo “spirito di servizio”. Né di sottolineare, lungi da ogni ipotesi di rivalità, come in una monarchia stabile il sovrano regnante di turno debba essere l’unica “figura chiave” a livello istituzionale; e al resto dei Windsor spetti soltanto un compito di “supporto del suo ruolo”.

Mentre non va dimenticato il fatto che sia stato proprio il 74enne successore di Elisabetta a voler promuovere in questi mesi la sorella a lui più vicina di età a incarichi di crescente responsabilità: sollecitandone in primis la cooptazione assieme a Edoardo – non prevista finora di diritto – nel cosiddetto Consiglio di Stato, organismo consultivo dinastico chiamato a fare temporaneamente le veci di un monarca in caso di assenza, impedimento o trapasso; e rafforzandone poi i compiti cerimoniali in vista dell’attesa incoronazione solenne di sabato 6, in programma nell’abbazia di Westminster. 
   


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