La bolognese Società Gestione Crediti Delta, società presieduta da Domenico Trombone e fondata nel 2011, espressione dei creditori che hanno aderito all’accordo di ristrutturazione ex art. 182 della Legge fallimentare del Gruppo Delta (specializzato nel credito al consumo, commissariato nel 2009 e ora in liquidazione), ha ceduto alla Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino(uno dei creditori del Gruppo Delta) un portafoglio di Npl di 134 milioni di euro nominali (si veda qui il comunicato stampa). La vendita è avvenuta tramite una cartolarizzazione, organizzata da Cerved Master Services sotto la regia di Igor Dalle Molle.
Nell’ambito dell’operazione, Società Gestione Crediti Delta è stata assistita per gli aspetti legali da Macchi di Cellere Gangemi e da EY per gli aspetti finanziari e valutativi. Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino è stata seguita da Lener&Partners per gli aspetti legali relativi all’accordo di ristrutturazione e da Annunziata&Conso per gli aspetti legali relativi all’operazione di cartolarizzazione.
Ricordiamo che nel novembre 2018 l’ex Gruppo Delta aveva ceduto Npl per 2 miliardi di euro a Cerberus (si veda articolo di BeBeez), che nel maggio precedente aveva ottenuto l’esclusiva per trattare l’acquisto del portafoglio battezzato Arcade (si veda articolo di BeBeez). La notizia era stata comunicata da CR San Marino il 31 ottobre 2018, subito dopo la comunicazione ricevuta dalla banca da parte del liquidatore incaricato Società gestione crediti Delta (Sgcd).
Il gruppo bolognese di credito al consumo fondato da Mario Fantini e partecipato per il 21% dalla stessa CR San Marino e dalla Sopaf della famiglia Magnoni (al 34%) fu commissariato da Banca d’Italia nel 2009, all’esito di una serie di accertamenti ispettivi che avevano rivelato problemi di governance e gravi irregolarità gestionali. In soccorso di Delta arrivò comunque Intesa Sanpaolo,ì che alla fine del 2012 rilevò le controllate Bentos Assicurazioni e Sedicibanca, mentre altre società come Carifin Italia, Plusvalore e Detto Factor finirono in liquidazione. Bebeez.it