San Marino. I soldi della presunta corruzione di “Ruby” nelle banche del Monte.

ruby-3-570719_0x410Il Fatto Quotidiano rivela le presunte cifre sborsate da Silvio Berlsusconi, riportate nell’avviso di conclusione indagini dell’inchiesta Ruby tre, che avrebbe permesso all’ex presidente del Consiglio italiano di passare indenne il processo sulla presunta prostituzione minorile, dal quale – lo si ricorda – è stato completamente prosciolto. Questa sorta di classifica delle ragazze del bunga-bunga conduce anche verso conti correnti sammarinesi.

In particolare per quanto riguarda Karima El Mahroug detta Ruby, avrebbe “incassato” secondo il Fatto Quotidiano “7 milioni, promessi per farle dire di non aver fatto sesso ad Arcore e che Silvio non sapeva che fosse minorenne. Le arrivano attraverso l’avvocato Luca Giuliante, che per la Procura è l’’amministratore di fatto del patrimonio illecitamente acquisito’. Almeno 800 mila euro in contanti in un anno a cavallo tra il 2014 e il 2015; 2 milioni attraverso l’ex fidanzato Luca Risso che li investe in Messico e per questo è anche accusato di riciclaggio; altri 2 milioni prendono la strada di Dubai, dove Ruby apre conti correnti collegati a banche di San Marino”.

Insomma i soldi della presunta corruzione sarebbero passati dalle banche del Monte Titano.

La Tribuna