NELLA TEMPESTA, Maserati tallona le big. Sullo scafo italiano «il morale è alto». Alla 71ª edizione della Rolex Sydney-Hobart Yacht Race, il VOR 70 viene considerato la vera sorpresa della regata («A dark horse in the race» lo definiscono gli organizzatori) per la sua capacità di competere con il gruppo di testa della flotta, i maxi yacht statunitensi Comanche (100 piedi) e Rambler (88 piedi) e il 100 piedi australiano Ragamuffin. E proprio con Ragamuffin 100 in queste ore Maserati ha ingaggiato un accanito match race che vede le due barche in lotta per il terzo posto, separate solo da un miglio. L’imbarcazione italiana è in quarta posizione, grazie anche alla scelta tattica vincente di tenersi dopo la partenza molto a est rispetto alla flotta, approfittando così del giro di vento da sud ovest a sud pieno. «A bordo il morale è molto alto – racconta Giovanni Soldini – Le scelte tattiche hanno pagato. Riusciamo a dare del filo da torcere a barche molto più veloci di noi. Ora stiamo entrando nell’alta pressione, il vento è in calo. Le prossime ore per noi saranno molto difficili. Comunque noi siamo contenti di questa regata e come sempre venderemo cara la pelle».
Ventinove sono le barche ritirate a causa della tempesta, tra cui Wild Oats XI e il VOR 70 Black Jack. A Maserati mancano ancora 273 miglia (su 628) per arrivare a Hobart, in Tasmania. Il distacco tra il VOR 70 italiano e Comanche, leader della flotta, è di 36 miglia. A bordo di Maserati, insieme allo skipper Giovanni Soldini, un equipaggio internazionale: gli italiani Guido Broggi, Corrado Rossignoli, Matteo Ivaldi, Francesco Malingri, Carlo Castellano; gli spagnoli Carlos Hernandez e Oliver Herrera; il monegasco Pierre Casiraghi; l’inglese Sam Goodchild; gli australiani Elizabeth ‘Liz’ Wardley, Drew Mervyn Carruthers, Trevor Brown e il giornalista Nick Vindin, ‘ospite speciale’.
Il Resto del Carlino