“Solo i massoni”, “Ti tolgo la pelle in tribunale”: rissa tra Adinolfi e Cecchi Paone

Zona bianca è il nuovo programma di informazione e approfondimento politico del mercoledì sera di Rete4. Condotto da Giuseppe Brindisi, nel corso dell’ultima puntata è stato il teatro dello scontro tra Alessandro Checchi Paone e Mario Adinolfi sul ddl Zan. I due sono notoriamente su posizioni diametralmente opposte in merito all’argomento e l’hanno dimostrato anche in quest’ultima occasione, con uno scambio di battute acceso e molto animato.

Voglio usare il mio tempo provando a difende questo sacerdote e a difendere la posizione dottrinale della Chiesa cattolica che ha espresso con un responso firmato da Papa Francesco il no alla benedizione delle coppie omosessuali“, ha affermato Mario Adinolfi quando è stato il suo momento di parlare. Il giornalista ed esponente del Popolo della famiglia ha quindi difeso il matrimonio eterosessuale e attaccato la pratica “dell’utero in affitto”, che nel nostro ordinamento “è punita dalla legge e dalle sanzioni“. Mario Adinolfi ha, quindi, aggiunto: “Queste sono conquiste di civiltà che uomini di sinistra dovrebbero garantire. Solamente i massoni possono sperare in una società in cui i bambini siano comprati e venduti“.

Alessandro Cecchi Paone, presente in studio a differenza di Mario Adinolfi, ha contrattaccato: “Vigliacco miserabile, questa è da querela. Fascista clericale, stai zitto. […] ti faccio togliere la pelle in tribunale per quello che hai detto“. Gli animi si sono scaldati rapidamente nello studio di Zona bianca, finché Giuseppe Brindisi non è riuscito a riportare i due contendenti alla calma. Finita la puntata. Mario Adinolfi ha commentato su Facebook: “Nulla mi toglie dalla testa che l’operazione ddl Zan sia un’operazione con finalità anticattolica ispirata dalla massoneria. Gli attacchi ieri sera in tv anche a un sacerdote hanno visto solo noi difendere la Chiesa, i vescovi, la verità delle parole di Francesco e alla fine la libertà di tutti. Attenti a quelle facce, sono le facce di oppressori“.

Non è la prima volta che i due arrivano allo scontro, già in passato tra loro c’erano stati screzi, anche importanti. Intervistato da La Zanzara nel 2015, Alessandro Cecchi Paone non utilizzò il guanto di seta per definire Mario Adinolfi, che aveva da poco fondato il giornale La Croce: “Un ciccione, clerico fascista. Dice cose terrificanti. […] Mica ci saranno dei volontari che sostengono le spese per fare uscire un giornale così“.


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