Qatar. È strana la vita. I comunisti italiani, finito il comunismo, decisero di diventare socialisti in Europa e non in Italia.
In Europa si chiamavano e si chiamano socialisti e in Italia democratici. Perché in Italia c’erano i socialisti di Craxi. Un bel problema disse D’Alema, nel suo famoso libro, “ Un’Italia normale”, lo spazio per i comunisti,che non potevano più chiamarsi comunisti,era quello dei socialisti e li c’era Craxi, scrisse D’Alema, quindi andava eliminato Craxi. Logico. Normale.
Quindi l’Italia venne normalizzata.
Ma per normalizzarla occorreva sputtanare un bel po’ i socialisti( in Italia, si intende, solo in Italia), perché ladri. Normale.
Ma sputtanando i socialisti, dannando la memoria, attraverso tutti i comunisti sparsi nei giornali, nelle televisioni, nelle procure, non si poteva usare il nome socialista, in Italia.
Seguite? No?
Quindi democratici, poi, per i dalemiani più stretti, Articolo uno, che fantasia…
D’Alema, Panzeri, Articolo uno.
Però adesso che scoppia il caso di corruzione in Europa, sono diventati socialisti anche in Italia.
Tutti i comunisti ancora vivi e vegeti nei giornali danno del socialista a Panzeri.
Guardate come sono contenti, che faccia radiosa, le Gruber, i Giannini, i Formigli, le Berlinguer, che tornano ad associare la parola corruzione alla parola socialista.
Orgasmi mediatici.
E’ un istinto irrefrenabile.
Finalmente socialisti anche in Italia.
Adesso che si occupano di Qatar, per raccontare quanto è Articolo 1 il Qatar o per far acquistare dal Qatar raffinerie italiane, o navi italiane dalla Colombia o apparecchiature sanitarie dalla Cina, beh, adesso i comunisti sono socialisti anche in Italia.
Sono raccontati dalla stampa come una specie di Giano bifronte.
In una versione non nobile però. Tutta loro. Giano mi perdoni.
Due facce. Due specchi.
In uno, comunisti, anzi, democratici, anzi articolo1, quindi onesti, moralità alta.
Nell’altro specchio, socialisti, corrotti, moralità bassa. Bassissima. Dovesse andar male.
Minchia!
Sergio Pizzolante