Sono milanista, ma non fateci caso. … di Sergio Pizzolante

Commento politico.
Sono milanista, ma non fateci caso.
Direi le stesse cose dell’Atalanta e del Sassuolo.
Il Milan imbattuto dopo il lockdown è la metafora di quel che possiamo essere. E di quello che non siamo. Di quel che dovevamo fare e di quel che non abbiamo fatto.
Cos’è il Milan? Cosa ha fatto?
Hanno fatto una squadra.
Non sembri banale.
È quello che la stragrande maggioranza dei commentatori sportivi non vedono.
Escluso Beppe Bergomi. Che ha capito tutto.
Cos’è una squadra?
Ecco guardate il Milan. Con Ibra o senza Ibra.
Con Ibra di più, senza Ibra ancora di più.
Tutti hanno un ruolo, che svolgono al massimo delle loro capacità, e tutti aggiungono qualcosa al lavoro degli altri. Così ognuno da più del massimo possibile di se.
Se uno perde la palla, altri tre o quattro corrono a recuperarla. Subito.
Nel mondo reale se uno perde la palla è morto.
Se uno (Ibra, Hernandez…), fa il fenomeno, gli altri lo aiutano a fare di più.
Lo riconoscono.
Si riconosce l’eccellenza, la competenza.
Che fa crescere tutti.
Uno non vale uno.
Quando uno fa un errore (Gazidis che voleva cambiare tutto) con intelligenza, ammette l’errore.
Cambiare tutto non è mai la scelta migliore.
Negli ultimi 30 anni in Italia abbiamo cambiato più volte tutto per finire dove siamo.
Con risultati opposti a quelli del Milan.
Che è la squadra più imbattuta e con più punti in Europa nel 2020.
La scelta migliore è sempre saper vedere con lucidità quel che si ha.
Discernere. Lavorare. Impegnarsi. Scegliere.
Metter insieme il meglio.
Dividere bambino e acqua sporca.
Essere squadra. Appunto.
Sergio Pizzolante