Sono ridicoli … di Sergio Pizzolante

Berlusconi ha detto una sciocchezza, Prodi ne dice una ancora più grossa.
Dire che con il presidenzialismo Mattarella deve andare a casa è una cosa sciocca, perché non è vero. Perché per fare una riforma costituzionale per l’elezione diretta del Capo dello Stato occorre una maggioranza solida, solidissima, e almeno quattro passaggi parlamentari, oltre 4 anni circa. Minimo. E la capacità di superare e sopravvivere ai moti di piazza( fisica e mediatica) dei custodi “della Costituzione più bella del mondo”.
Tutto questo in Italia è impossibile senza una maggioranza larga. Anche con una maggioranza larga. Che non c’è.
Parliamo quindi di nulla.
Ma sul nulla, Prodi, Letta, i direttori dei grandi giornali, vedono la minaccia fascista.
La fine della democrazia.
Ridicoli.
Berlusconi fa paura solo ai suoi famigliari ormai.
Perché ha 86 anni, perché ha addosso i segni dell’età, delle malattie, delle angherie, quelle dei suoi avversari e quelle sue verso se stesso.
I famigliari hanno paura per la sua salute.
I suoi nemici hanno paura di una persona malata, in là con l’Eta’, debole. Debolissima.
Siamo al dopo Berlusconi da un bel po’ e la sinistra politica e mediatica agita ancora lo spauracchio del cavaliere nero.
È la misura della sua arretratezza.
Della sua essenza, della sua assenza.
Sono ridicoli ma non fanno ridere, mi disturbano, mi irritano. Si.
Quando parlano di democrazia in pericolo.
Per loro lo squilibrio democratico creato dallo strapotere delle correnti della magistratura non è un pericolo.
Il Csm ridotto a ufficio di collocamento dei capi e dei preferiti dalle correnti, a prescindere dal merito, che esercitano un potere, uno strapotere, politico, non è un pericolo.
Per loro lo scambio continuo fra procure e veline ai giornali, le campagne giudiziarie mediatiche, le sentenze anticipate sui giornali, la distruzione giudiziaria di Sindaci, partiti, leaders politici, governi, carriere, imprese, liberi cittadini, non è un pericolo per la democrazia.
No.
No, il pericolo è ancora Berlusconi che non c’è più.
Il pericolo è il “Fascismo” della Meloni.
La Meloni, così facendo, la spingono verso il 30 per cento.
Perché tu puoi crescere molto per meriti tuoi, ma puoi crescere moltissimo per evidenti demeriti altrui, per le evidenti forzature dei tuoi nemici.
Possono darti molti più voti i tuoi nemici che i tuoi amici.
Questo è il caso.
Il grande limite della Meloni è che per essere forte in Europa, per poter contare a Bruxelles, deve sperare che contino sempre meno i suoi amici: da Orban a Vox.
Il suo grande limite è che dovrà andare a porgere la mano ai suoi nemici: Macron e Scholz.
Il suo grande limite è che il programma di governo per i prossimi 4 anni è già stato scritto da Draghi e Franco: si chiama Pnrr.
Già scritto, nero su bianco, già firmato, minuto per minuto, riforma per riforma.
Su questo andrebbe incalzata!
Ma non lo fanno.
Perché si sono alleati con i nemici di Draghi.
Perché sperano ancora, come dicono Provenzano e Orlando, in un futuro con Conte.
Vedremo.
Sergio Pizzolante