
(ANSA) – LA SPEZIA, 26 GEN – L’allenatore dello Spezia
Luca Gotti fa la conta degli assenti in vista della partita di
Bologna di domani pomeriggio. Lo Spezia si presenta al Dall’Ara
senza Nzola, che ne avrà ancora per un paio di settimane, e dopo
aver perso lungo la strada anche Krollis, attaccante lettone
arrivato solo dieci giorni fa. “Mancheranno anche Ekdal, Bastoni
e Zurkowski. L’infermeria è abbastanza piena. Holm sarà valutato
in queste ore. Dragowski ha anticipato parecchio i tempi di
rientro e quindi va gestito con molta cautela. Due giorni di
carico non riesce a tollerarli. Dopo una partita ha bisogno di
un recupero profondo, per quello non l’avevo usato a Bergamo. La
settimana corta lo mette in difficoltà”, dice in conferenza
stampa.
Gotti a Bologna ha lavorato tre anni da secondo di Donadoni,
nei primi tempi della proprietà Saputo. “Tre anni molto belli in
una piazza particolare – ricorda -. Credo che sarà una partita
che inizierà con molta aggressività. Sarà necessario leggere i
vari momenti in campo”. Contro la Roma si è interrotta la
striscia positiva. “Il Bologna gestisce il campo in una maniera
diversa rispetto alla Roma. Quello che non mi è piaciuto è il
fatto che lo Spezia contro i giallorossi non sia riuscito a
innescare la pericolosità. Credo che il Bologna sia una squadra
con tante qualità e noi dovremo mettere in campo le nostre”.
Oggi sarà ufficializzato l’acquisto del difensore Wisniewski.
“Ho visto qualche partita del Venezia e mi ero fatto un’idea
delle sue caratteristiche – dice Gotti -. Mi era piaciuto, ma
poi i calciatori vanno valutati quando li alleni. Ha
caratteristiche molto diverse da Kiwior, questo è certo”.
Non è escluso per Ampadu un ritorno in difesa in caso di
necessità. “Parecchie persone non riescono a dare una
valutazione corretta di Ampadu. Viene percepito come uno che ‘fa
legna’, ma la realtà è che sa fare anche molto altro. Ci ha
aiutato molto in questo ultimo mese e mezzo in cui ho avuto
Bastoni e Bourabia che hanno giocato al 50% per lunghi tratti.
Io non sono fissato con un sistema di gioco, se ho perseguito
una strada è per dare certezze alla squadra e dare loro punti di
riferimento. Poi nel momento in cui potremo permetterci un altro
modo, lo faremo”. (ANSA).
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