
(ANSA) – ROMA, 15 OTT – L’art.6 del decreto-legge 21 luglio
2021, n. 127 ha stabilito il termine di oggi per la restituzione
delle somme trasferite a Sport e Salute per il pagamento delle
indennità ai collaboratori sportivi e non utilizzate. Per
consentire la liquidazione delle istanze oggi, il Cda della
società si è riunito il giorno della scadenza del termine, per
approvare l’ammissione al beneficio di tutti i collaboratori
sportivi che ne avessero diritto. Alla fine di questo percorso
durato 19 mesi, la società avrà erogato circa 1 miliardo e 100
milioni a favore di circa 197.000 beneficiari. Il bonus ha
contribuito a tenere in piedi il sistema sport e posto le basi
per la ripartenza. L’attività è stata svolta per non lasciare
indietro alcuno in tempi di crisi pandemica, verificando la
sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge e con
l’obiettivo di riconoscere le risorse a coloro che ne avevano
diritto. Infatti, nella maggioranza dei casi, i pagamenti sono
avvenuti il giorno stesso in cui le somme da erogare sono
arrivate a Sport e Salute. Il gruppo più significativo di
istanze approvate in quest’ultima fase del procedimento si
compone di circa 5.000 posizioni Inps che hanno confermato i
requisiti mediante la procedura prevista dall’art. 44 del
decreto-legge Sostegni-bis. A queste, si aggiungono le diverse
centinaia d’istanze, rappresentate da particolari casistiche
emerse nel corso del procedimento, che Sport e Salute S.p.A.,
mediante uno specifico approfondimento istruttorio, ha
sbloccato. L’erogazione di questi giorni è di circa 16 milioni.
Sono ammesse all’erogazione dell’indennità anche diverse
centinaia di posizioni incagliate per motivi diversi che,
all’esito di un ulteriore analisi mirata della Società, sono
state valutate positivamente. L’erogazione delle somme agli
aventi diritto si completerà la prossima settimana.
Le istanze di coloro i quali non riceveranno, a stretto giro,
l’accredito delle somme richieste o diversa comunicazione da
parte di Sport e Salute, devono intendersi rigettate, salve le
ordinarie modalità di ricorso avverso nelle sedi competenti. Il
compito assegnato dal Governo alla società si avvia dunque a
compimento, salvi i controlli demandati dalla legge. (ANSA).
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