
(ANSA) – ROMA, 15 DIC – “Io sono nata in Inghilterra e quando
ho iniziato a fare atletica ho trovato difficoltà a studiare e
ad allenarmi. Sono stata bocciata a 16 anni, una sconfitta per
me e la mia famiglia, ma poi sono riuscita a laurearmi in
economia e commercio, ma c’è stato un punto in cui mi sono
chiesta cosa fare dopo. Ho dedicato 25 anni a saltare, ma grazie
a dio avevo una laurea che mi ha aiutato”, lo ha detto Fiona
May, doppio argento olimpico nel salto in lungo, durante il
workshop ‘PASSION & VICTORY -. Inserimento professionale degli
atleti nel post carriera’ organizzato da Anaoai, presso la Sala ‘Marinozzi’ dell’Università degli Studi di Roma ‘Foro Italico’.
“Io sono stata fortunata – ha continuato – più di molti miei
ex compagni e atleti. Ho sfruttato questa laurea, se non
l’avessi avuta non sarei arrivata dove sono ora perché dopo la
carriera agonistica non basta essere Fiona May”. Da consigliere
Anaoai ha spiegato il risultato emerso dal sondaggio che ha
sottoposto a 200 atleti. “C’è una percentuale bassissima di loro
che ha trovato lavoro dopo che ha smesso la carriera agonistica
– ha raccontato May -. Spero questo progetto funzioni e possa
aiutare tanti atleti”. (ANSA).
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