Spunta la nomina last minute: così Speranza piazza il suo fedelissimo

La sinistra italiana si conferma affascinata dalla gestione del potere. Tanto da arrivare a ricoprire ancora più postazioni di rilievo in piena campagna elettorale piuttosto che attendere l’esito delle elezioni che si svolgeranno domenica 25 settembre. A svelare un dettaglio di non poco conto è Il Tempo, secondo cui Roberto Speranza è riuscito a “piazzare” quello che viene considerato un suo fedelissimo. Si tratta di Stefano Lorusso, che dal 9 novembre 2021 svolge il ruolo di direttore Generale dell’unità di missione per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Il fedelissimo di Speranza

Ma ora c’è di più. Dal sito del Ministero della Salute emerge che Lorusso risulta essere alla Direzione generale della programmazione sanitaria. Che svolge funzioni molto importanti come l’analisi dei fabbisogni finanziari del Servizio sanitario nazionale e costi standard in sanità; la definizione e il monitoraggio del piano sanitario nazionale; il coordinamento e il monitoraggio delle attività tecniche sanitarie regionali anche in relazione ai piani di rientro dai disavanzi sanitari regionali.

Non vengono messe in discussione le capacità di Lorusso, ma una domanda sorge spontenea: era davvero indispensabile arrivare alla sua nomina piuttosto che lasciare il compito al prossimo ministro della Salute? Il posto della Direzione generale della programmazione sanitaria era vacante in seguito alle dimissioni di Andrea Urbani nel mese di luglio. Sempre Il Tempo fa sapere che Lorusso viene considerato “molto vicino” a Speranza, anche perché i due si sarebbero “conosciuti ai tempi del liceo“.

Lorusso dall’1 settembre 2019 al 31 maggio 2020 è stato direttore generale dell’Aazienda sanitaria locale di Frosinone. Subito dopo, dall’1 giugno 2020 all’8 novembre 2021, ha svolto le funzioni di capo della segreteria tecnica del ministro della Salute. Una postazione di massima fiducia.

FdI: “Nomine last minute”

La notizia ha innescato la reazione di Fratelli d’Italia, che ha voluto mettere in risalto quello che reputa essere “il mal costume” a meno di un mese dal ritorno alle urne. Il partito di Giorgia Meloni ha puntato il dito contro quei ministri che, evidentemente terrorizzati da una bocciatura da parte degli italiani, stanno portando avanti un gran lavorio per “salvare i ‘propri uomini’ e continuare a controllare i ministeri“.

A denunciare tutto ciò è stato Francesco Zaffini di FdI, secondo cui siamo di fronte a un “comportamento inqualificabile” che a suo giudizio andrebbe censurato dalle più alte istituzioni della Repubblica “perché di fatto rischia di vanificare e falsificare il responso delle urne“.

Il segretario della Commissione Sanità ha voluto puntare l’attenzione sull’importanza ricoperta dalla Direzione generale della programmazione sanitaria, facendo notare che si tratta di un ruolo “che viene ipotecato per i prossimi anni da Speranza“. “Tutto ciò conferma che per la sinistra l’unico obiettivo è il potere e la sua gestione, infischiandosene di quello che vogliono e decidono gli italiani“, ha concluso Zaffini.


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