
Ospite di Adnkronos Live, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa non esclude la possibilità di una revisione dei componenti del Comitato tecnico scientifico. Si parla, infatti, dell’ipotesi di introdurre altri esperti, come ad esempio l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive Policlinico San Martino di Genova, ed il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia.
“Credo che le diverse opinioni siano un valore aggiunto. Così come ha fatto la maggioranza sui diversi provvedimenti approvati, anche all’interno del Cts le decisioni sono emerse in maniera unanime e condivisa“, ha dichiarato Andrea Costa. “Guai a pensare che chi ha opinioni diverse debba essere sostituito. Bassetti? Sicuramente può portare un contributo importante, ma non è un problema di nomi”, ha aggiunto.
Costa ha inoltre affermato che, arrivati a questo punto, sarebbe opportuno procedere con due report a settimana sui numeri. Un bollettino, con tanto di approfondimento dei dati, per riferire quanti sono i soggetti positivi al Sars-Cov-2 vaccinati, quanti non vaccinati e quante dosi sono state inoculate al soggetto. “Così si fa operazione di trasparenza, penso che ci siano le condizioni per arrivare a due bollettini Covid a settimana“, ha spiegato il sottosegretario.
Per quanto concerne la revisione del Cts, Costa ha ribadito l’importanza di avviare una riflessione, così da “lanciare dei messaggi rassicuranti ai cittadini che hanno aderito in maniera importante alla campagna vaccinale e hanno seguito in maniera rigida le regole“.
Tornando ai sieri anti-Covid, Costa ha riferito che nel corso della giornata di ieri sono state effettuate circa 700mila somministrazioni. “Per quanto riguarda i più piccoli, le vaccinazioni sono partite dopo le altre, ma siamo arrivati oggi al 18% di vaccinati, una percentuale importante. Io credo che l’obiettivo sarà raggiunto“, ha dichiarato. Aperto anche il tema delle somministrazioni a scuola: “Ritengo che le scuole possano essere un luogo naturale dove procedere con la campagna vaccinale, basterebbe dotare gli istituti di vaccinatori e di personale in grado di farlo“.
Quanto al calcio, il sottosegretario ha spiegato che si tratta di un percorso avviato e che deve proseguire in maniera omogenea nel Paese. “Stabilire regole e protocolli precisi e per questo c’è un percorso avviato con la Lega Calcio, le Regioni e il ministero della Salute. Confido che nei prossimi giorni si possa arrivare a un nuovo protocollo che farà chiarezza“, ha concluso.
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte