“Governo non all’altezza di trovare soluzioni per il Paese”
Mussoni (Pdcs): “Il punto è che sulle scelte sbagliate che hanno generato il debito il governo non ha alcuna intenzione di tornare indietro. Così come allo stesso modo non è in grado di agire sullo sviluppo. Lo ha dimostrato la modifica alla legge sviluppo che ha aggiunto confusione a confusione”
Ciò che è avvenuto in questi giorni in Banca Centrale non ha normale rilievo ma è un’ulteriore pietra che rotola sul sistema sammarinese e rischia di far franare tutto. Lo hanno lasciato intendere ieri alcuni esponenti del Pdcs parlando in conferenza stampa. “Siamo molto preoccupati – ha detto Francesco Mussoni – per l’enorme debito che si è accumulato e per il fatto che anche in questo consiglio grande e generale abbiamo toccato con mano come manchino del tutto le idee su come pagarlo. Il guaio è che di fronte a problemi straor- dinari si stanno mettendo in piedi solo soluzioni ordinarie. Prova ne è il fatto che nessuna delle riforme annunciate è approdata nelle sedi istituzionali preposte. Così come siamo venuti a sapere della revoca dell’incarico al dg di Bcsm Roberto Moretti da una nota stampa e ne siamo rimasti gelati. Si tratta infatti della persona che per mesi e mesi ha lavorato con il governo sui piani e sulle politiche per la stabilità del Paese. Ma il punto è che sulle scelte sbagliate che hanno generato il debito il governo non ha alcuna intenzione di tornare indietro. Così come allo stesso modo non è in grado di agire sullo sviluppo. Lo ha dimostrato la modifica alla legge sviluppo che ha aggiunto confusione a confusione. Noi del Pdcs avevamo presentato un emendamento perché il provvedimento sulle residenze elettive ha un limite oggettivo nella parte relativa all’investimento finanziario. Esso prevede che un investitore debba portare a San Marino 600mila euro e depositarli presso un conto corrente infruttifero in- testato all’Eccellentissima Camera. Se qualcuno avesse deciso di investire in questo senso lo avremmo dovuto sottoporre a un tso per il fatto che appunto l’investimento non rende assolutamente nulla. Avevamo chiesto di abbassare la cifra e di dare uno strumento alle nostre banche prevedendo la concessione della residenza elettiva a fronte di un investimento fruttifero presso un istituto sammarinese. E’ sembrato di intravedere tra le la della maggioranza uno spiraglio ma poi l’emendamento è stato bocciato”. Del medesimo avviso il capogruppo del Pdcs Alessandro Cardelli che ha anche parlato dei provvedimenti recessivi di questo governo tra i quali la patrimoniale che il dibattito in aula consiliare ha fatto emergere con chiarezza come non sarà un provvedimento limitato a quest’anno essendo già spuntata una proroga sulle veri che catastali no al 2020. Fra le azioni che stanno traghettando indietro il Paese si annovererebbe anche il decreto cosiddetto Podeschi di cui il consigliere Mariella Mularoni è tornata a parlare con amarezza in conferenza stampa. Per il Segretario della Dc Gian Carlo Venturini il problema è in primo luogo legato al non voler innestare la retromarcia riconoscendo i propri errori su questioni cruciali per il paese come i crediti Delta, il bilancio liquidatorio di Cassa di Risparmio che ha generato il debito e l’operazione Asset dove si sono concesse ratifiche e manleve, deresponsabilizzando di conseguenza chi ha sbagliato. “Qui siamo in presenza – ha detto – di un governo che alle parole non ha mai fatto seguire i fatti”. La Serenissima