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Lo spinosissimo nodo del Mes continua a tenere banco sul tavolo di un governo sempre più frammentato in due fazioni contrapposte: da una parte troviamo l’asse Pd-Italia Viva, favorevole a utilizzare le risorse del Fondo salva-Stati, dall’altra il blocco del Movimento 5 Stelle, contrario al Meccanismo europeo di stabilità.
Grillini e Mes
La linea dei grillini, nonostante alcune timide aperture, è chiara: no ai 37 miliardi del Mes e no, altrettanto rigoroso, a una riforma del Fondo salva-Stati. Eppure, secondo quanto riferito dall’agenzia Adnkronos, in casa M5s c’è un giallo a dir poco particolare. Riguarda una mail inoltrata oggi dalla comunicazione pentastellata ai deputati, contenente una scheda dal titolo emblematico: ”La riforma del Meccanismo europeo di stabilità – Novità ed elemento critici”.
Nell’oggetto della suddetta mail veniva di fatto ribadito il no del Movimento al Mes. Dopo l’invio è però arrivato un dietrofront dello staff, che con una nuova mail ha chiesto “cortesemente” ai parlamentari “di non prendere in considerazione l’allegato” in quanto “vi è stato un errore nell’inoltro della email“.
Una strana mail
Gli eletti grillini sono rimasti a dir poco perplessi dai messaggi ricevuti. La domanda che in molti si sono posti è stata una: perché la scheda è stata disconosciuta dalla comunicazione? Non sono mancati, tra le varie spiegazioni, anche commenti arrivati a sfiorare il complottismo.
Certo è che il documento è datato 27 novembre. L’incipit del testo è il seguente: “Il Mes non è lo strumento adatto a superare questa crisi e lo abbiamo dimostrato argomenti alla mano, anche perché oggi l’Italia si finanzia sui mercati a tassi di interesse molto bassi, addirittura negativi sui titoli di Stato con scadenza inferiore ai 5 anni“.
Sulla riforma del Mes, “che è in discussione da tempo in Europa, abbiamo allo stesso modo evidenziato le nostre forti perplessità a suo tempo e ora aspettiamo le audizioni del Ministro dell’Economia Gualtieri nelle commissioni Bilancio, Finanze e Politiche Ue di Camera e Senato e poi le comunicazioni del Presidente Conte in vista del Consiglio Europeo del 9-10 dicembre“.
“In ogni caso“, si legge ancora, “va chiarito che l’Italia non accederà al Mes con il MoVimento 5 Stelle al governo“. Nel testo viene analizzato il funzionamento del Mes oggi e le novità della riforma rispetto al Trattato originario: “Il confine tra liquidità precauzionale e liquidità rafforzata diventa più netto“, prosegue la scheda.
“Si viene a configurare più nettamente che in passato un’eurozona a due velocità – conclude il testo – Un gruppo che può accedere alla liquidità precauzionale (senza peraltro dover più sottoscrivere il memorandum of understanding, altra novità) e un gruppo che non può accedervi“. La critica politica che viene mossa è che il nuovo Mes, “in definitiva, potrà servire da ulteriore arma contrattuale per la Commissione Europea e i Paesi del Centro-Nord Europa nei confronti dei governi dei Paesi meridionali“. In ogni caso, l’ultimo ordine arrivato afferma di ignorare la mail.
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