22 maggio 2009 – Le Federazioni Pubblico Impiego di CSdL e CDLS, informati da alcuni propri aderenti di essere stati convocati dalla USL nella giornata del 20 maggio per valutare le fasi successive di ricorso sulla questione degli stabilizzati nella Pubblica Amministrazione, intendono esprimere alcune considerazioni. In primis si ricorda che sulla vicenda in questione il processo si è esaurito con tre gradi di giudizio, di cui due confermano l´interpretazione data nell´accordo tra Organizzazioni Sindacali e Pubblica Amministrazione. Si sottolinea che a quell´accordo si è arrivati a seguito di una consultazione referendaria tra i lavoratori, che approvarono lo stesso accordo, valutandolo come un buon compromesso la possibilità (resa effettiva dal citato accordo) di avere un numero di stabilizzati maggiore a fronte di una riduzione sul riconoscimento degli arretrati.
La doppia sentenza conferma la validità anche giuridica di tale accordo (la validità di merito era già stata confermata dall´esito del referendum). CSdL e CDLS hanno già avviato un percorso per stabilizzare i tanti lavoratori precari, cosa che, tra l´altro, permetterebbe di procedere più celermente con la Riforma della Pubblica Amministrazione.
Di certo, se la USL deciderà di adire ad ulteriori iniziative, si avrà l´effetto di ritardare ulteriormente la stabilizzazione di chi oggi vive nella condizione di precario. Sono infatti numerosi i dipendenti della PA in attesa di stabilizzazione; si sottolinea che una nuova stabilizzazione ha già avuto un ritardo di oltre un anno per effetto della lunghezza dell´iter giudiziario dei ricorsi già presentati… Riteniamo dunque che la proposta dell´USL di prolungare ulteriormente i tempi, non sia dettata dal dovuto senso di responsabilità; da parte nostra non riteniamo che questo modo di agire sia rivelatore di un sindacato nuovo, ma solo della necessità per la USL di fare proselitismo di bassa lega…
Un effetto certo di altre iniziative legali che l´USL volesse intraprendere, sarà quello di alleggerire il governo della responsabilità di affrontare una ulteriore stabilizzazione in tempi brevi, fornendogli la facile giustificazione che fino a quando non si saprà l´effettivo costo dell´operazione, l´amministrazione non potrà impegnarsi nella trattativa.
FUPI-CSdL FPI-CDLS