State of the Union, ‘Costruire l’Europa in tempi incerti’

 “L’Europa non può diventare un attore di rilievo se rimane vista come una somma variabile e temporanea di umori e interessi nazionali e dunque, per definizione, una struttura perennemente instabile”. Lo ha affermato Renaud Dehousse, presidente dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole (Firenze), aprendo l’edizione 2023 della conferenza europea The State of the Union, che oggi vedrà la partecipazione, fra gli altri, del ministro degli Esteri Antonio Tajani. La conferenza ha come titolo ‘Building Europe in times of uncertainty’. “Lasciatemi dire – ha spiegato Dehousse – che questo titolo non potrebbe essere più tempestivo. Nessuno, credo, può mettere in discussione il fatto che stiamo attraversando un periodo molto incerto, con la guerra, il cambiamento climatico, lo straordinario sviluppo dell’intelligenza artificiale, che stanno cambiando il nostro modo di vivere. Come reazione, i paesi europei a volte sembrano tentati di andare avanti da soli, ma subito sono messi davanti a una semplice realtà: da soli contano solo fino a un certo punto”.


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