La città di Los Angeles è teatro di crescenti proteste e disordini in risposta alle recenti politiche migratorie del governo statunitense, con l’introduzione di un coprifuoco e numerosi arresti da parte delle forze dell’ordine. L’attenzione nazionale è focalizzata sulle manifestazioni che scuotono la seconda metropoli più grande degli Stati Uniti, mentre l’amministrazione Trump mantiene una linea dura contro i manifestanti.
Coprifuoco e intervento militare per sedare le proteste
La sindaca di Los Angeles, Karen Bass, ha decretato il coprifuoco nelle aree centrali della città dalle 20 alle 6 ora locale, con l’obiettivo di fermare episodi di vandalismo e saccheggi. Il Dipartimento di Polizia ha comunicato l’avvio di arresti di massa contro gruppi di manifestanti che hanno ignorato il divieto di assembramento e continuano a radunarsi nelle zone sottoposte al coprifuoco.
Nel frattempo, il presidente Donald Trump ha adottato toni durissimi nei confronti dei manifestanti, definendoli “animali” e sostenendo che “qualcuno li paga” per agitare le proteste. Senza specificare chi siano i finanziatori, Trump ha ribadito che l’esercito risponderà con forza qualora i manifestanti diventino pericolosi, giustificando l’impiego dei militari per ripristinare l’ordine.

Proteste diffuse in altre città americane
Le manifestazioni non si limitano a Los Angeles. A New York e Chicago centinaia di persone stanno protestando contro i raid condotti dall’Immigration and Customs Enforcement (ICE) contro migranti irregolari. A New York, nonostante l’afflusso di manifestanti, la situazione resta al momento pacifica e senza un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine.
Reazioni politiche e interventi degli Stati
Il governatore della California, Gavin Newsom, ha espresso una dura critica nei confronti della gestione della crisi da parte del presidente, accusandolo di “devastare il progetto storico dei padri fondatori” e di orchestrare “una retata militare” su larga scala. Newsom ha messo in guardia che la situazione californiana potrebbe rappresentare solo l’inizio di un fenomeno che coinvolgerà altri Stati americani.
Sul fronte texano, il governatore repubblicano Greg Abbott ha annunciato il dispiegamento della Guardia Nazionale per garantire “pace e ordine” nel suo Stato. Abbott ha sottolineato come le proteste pacifiche siano legittime ma ha avvertito che ogni forma di violenza o danneggiamento sarà perseguita con arresti.
La tensione resta alta in un clima di forte polarizzazione
Mentre Los Angeles affronta un’escalation di tensioni tra autorità e manifestanti, la crisi migratoria continua a generare divisioni politiche e sociali profonde. Le dichiarazioni infuocate del presidente Trump e le risposte critiche degli esponenti democratici riflettono un Paese sempre più diviso sulle strategie da adottare in materia di immigrazione e ordine pubblico.
Il bilancio provvisorio delle autorità di Los Angeles parla di “decine di arresti” e di un contesto ancora fortemente instabile, con la possibilità che le tensioni si estendano ulteriormente nei prossimi giorni.