Stato imbroglione … di Sergio Pizzolante

C’è truffa dei truffatori e truffa dello Stato truffatore. Sempre truffa è.
Come ho già scritto, il super bonus 110 non doveva essere fatto. Non così.
Io avevo inviato una approfondita analisi al Presidente di Enea e al Presidente della Commissione Finanza della Camera e a un bel po’ di giornalisti economici.
Era chiaro, 110 era troppo, non puoi togliere la concorrenza dal mercato e non puoi regolarla con la burocrazia. L’eccesso di burocrazia chiama truffa. Non puoi imporre prezzi massimi perché poi quelli diventano subito minimi, drogando il mercato.
Non puoi aprire alle Banche, trasformando così il credito in moneta. Poi le banche chiudono e il credito diventato moneta diventa subito carta straccia. Una follia.
Prima la cessione del credito si poteva fare, ma non in banca. Il credito poteva essere scontato dalle imprese dentro la filiera delle stesse, impegnate nel singolo lavoro. E il bonus massimo era all’85. Per la sismica.
Era chiaro! Ma si è voluto farlo lo stesso.
Ed era chiaro che non ci sarebbe stata copertura finanziaria. Che i conti sarebbero esplosi. Ma si è voluto farlo lo stesso.
Il Governo Giallo Rosso. Poi, diciamola tutta, Draghi. Con Giorgetti. Sono corresponsabili.
Mi spiace ma è così.
Il Governo Draghi doveva intervenire. Cambiare i bonus, creare mercato, concorrenza, tenere fuori le banche. Ripristinare i meccanismi precedenti. Non lo ha fatto. Cosa ha fatto?
Ha bloccato tutto, bloccando Cassa depositi e Prestiti e irrigidendo l’Agenzia delle Entrate, senza cambiare la legge. Mettendo così nei guai imprese e lavoratori e condomini.
Buca le gomme della macchina senza cambiare la macchina. È più di una truffa. È quasi un crimine.
Poi il Ministro Giorgetti cambia la norma. Poi la ricambia, bloccando tutto, dopo soli due mesi.
E che succede così? Da Draghi a Giorgetti a Meloni? Che lo Stato blocca l’emoragia e la scarica tutta su imprese e famiglie.
Uccidendo, inoltre, il mercato.
Quando comunque questo mercato aveva fatto crescere il Pil e frenato lavoro nero ed evasione fiscale.
Quindi un capolavoro a più mani. Opera di più governi.
Lo Stato spende cifre enormi per far fallire le imprese.
È più di una truffa. È quasi un crimine.
Cosa bisogna fare?
Abbassare i bonus. Tornare ai meccanismi precedenti. Ripristinare la cessione del credito ma solo per le imprese dentro la filiera produttiva, e per le opere nelle aree terremoto e per le case popolari, dove lo Stato è chiamato a spendere comunque soldi pubblici.
Fuori le banche.
È chiaro.
Ma non si fa. Si fanno mezze cose che non servono a nulla. Si rilanciano gli scandali sulle truffe mentre si discutono emendamenti truffa.
Una follia.
Uno Stato folle. E imbroglione.
Sergio Pizzolante