STEFANO ERCOLANI COMMENTA GLI ULTIMI DATI SULLA RACCOLTA DIFFUSI DA BANCA CENTRALE

Stefano Ercolani

Sono usciti finalmente i dati statistici del sistema bancario sammarinese al 31 dicembre 2019 che permettono di tracciare il bilancio delle attività svolte dalle nostre banche nel 2019.

Una doverosa premessa è necessaria sui dati della raccolta in quanto Banca Centrale evidenzia che parte della raccolta istituzionale è stata trasferita dalle banche ordinarie a Banca Centrale, omettendo l’importo. Questo non permette di “capire” l’entità reale della fuoriuscita di liquidità del sistema annunciata a meno 114 milioni. Detto importo è comunque uscito dalle giacenze delle banche ordinarie.
Altra premessa importante è che le valutazioni (prezzi) dei titoli della clientela, depositati nelle banche, non hanno subito sostanziali variazioni nel trimestre compensando le diminuzioni dei prezzi delle obbligazioni e valore dei cambi con l’aumento delle quotazioni in borsa dei titoli detenuti dalla clientela.
Veniamo ai dati: la raccolta del risparmio raggiunge Euro 3.611 milioni in diminuzione di 114 , indiretta a -19 arrivata a 1.623 mil., raccolta
interbancaria a -29 per un totale di riduzione dei volumi del trimestre di 162 milioni (-3%) per un totale di 5.254 milioni.
Gli impieghi non hanno diversa fortuna perdendo circa 51 milioni (-1,9%) attestandosi a 2.636 mil. lordi.
Facendo un bilancio annuale il 2019 si è concluso con una perdita della raccolta complessiva per circa euro 300 milioni, aiutata tra l’altro da un mercato molto positivo in termine di valorizzazione dei prezzi di mercato dei titoli obbligazionari e azionari (borsa + 28% e spread in forte contrazione da 256 a 166) quantificabili orientativamente in altri 70 milioni, portando la fuoriuscita reale dal sistema San Marino a circa 370 milioni.
I crediti, o meglio i prestiti alla clientela, sono diminuiti nel 2019 di circa 190 milioni mantenendo quella stretta correlazione tra raccolta e impieghi per rimanere il più possibili liquidi e confermando quanto il sistema abbia ridotto sensibilmente il suo volume d’affari.
Altra nota dolente è rappresentata dal livello di sofferenze nette attestatosi a 274 milioni a fronte dei patrimoni netti delle banche di 231 milioni.
Un dato che per forza deve fare riflettere nel brevissimo periodo. Urge un intervento immediato!
Stefano Ercolani