Stefano Raggi vice pres. Usot: ”torneremo in piazza se lasceranno la Smac così com’è!. Sarebbe bastato un registratore di cassa collegato ad un Pos per impedire il lavoro nero”

stefano raggiStefano Raggi, vice presidente dell’Usot (Unione sammarinese operatori del turismo) non si da per vinto: “La situazione alberghiera sammarinese sta vivendo un periodo di fortissima flessione. A causa della crisi economica e della scarsa capacità di spesa dei clienti non era rosea nemmeno prima ma adesso si è fatta a tinte fosche. Il settore alberghiero si è sempre commisurato ai nostri standard, ci siamo sempre difesi per supplire a tutti gli eventi del Titano; adesso però la situazione incomincia a farsi critica. Voglio esprimere tutto il mio rammarico per la chiusura dell’Hotel Dogana e fare i migliori auguri al titolare, che è una brava persona e un bravo albergatore. Il nostro potenziale ricettivo va a questo punto a calare ulteriormente. Non riusciremmo così a far fronte agli eventi sportivi che portano il maggior afflusso turistico. Se avevamo dei progetti per ricostruire il nostro settore, rivitalizzando il settore congressuale, con queste chiusure si ritorna nel baratro. La situazione è desolante, è lo specchio della crisi incipiente che ha falcidiato gli alberghieri e i ristoratori. Noi commercianti stiamo pagando lo scotto di politiche scellerate. Con la Smac card fiscale si sta tornando indietro. Bastava un registratore fiscale collegato a un pos, ma noi siamo speciali e dobbiamo complicarci la vita per forza tutto a discapito dei sammarinesi, dei commercianti e dei turisti. Il sistema è macchinoso, è il peggiore sistema che si poteva adottare, e non contrasta adeguatamente l’eventuale nero, anzi favorisce l’evasione. Con un registratore di cassa fiscale sarebbe stato molto meglio. Oggi il consumatore pretende di sapere nel dettaglio che cosa ha consumato, è diventata una prassi normale ed è giusto che sia così. La Smac fisca- le è invece un sistema farlocco realizzato dal Governo con la connivenza di un sindacato obsoleto, autorferenziale e ricattatore. Se vengono a meno le imprese, l’economia reale e il commercio ci ritroviamo con altra gente per strada e ci rimette anche lo Stato. Ci auguriamo che nel brevissimo tempo si giunga a un accordo con il Governo per cambiare questo sistema, mi auguro che venga abolito e ne venga studiato un altro più semplice e proficuo per i commercianti e per lo Stato. Noi diamo un servizio al Paese e non ci si venga a dire che siamo degli evasori, noi siamo la filiera dell’ospitalità sammarimese. Dire che questi politici e sindacalisti sono ridicoli è poco; il sindacato non fa altro che far pressione sulle gravi difficoltà della gente. Noi commercianti faremo di tutto per contrastare e cambiare questo sistema. Le associazioni di categoria sono dalla nostra parte. Nell’ultimo incontro del 23 dicembre con il Governo e i partiti di maggioranza, in base alle nostre proposte, l’Esecutivo ci aveva assicurato che avrebbe congelato la situazione per poi riprendere il discorso dopo le vacanze e invece così non è accaduto. La verità è che vogliamo fare il passo più lungo della gamba quando gli uffici statali non sanno neanche come ricevere la Smac fiscale.

Il settore del commercio è un settore fondamentale per il futuro del Paese, il sindacato invece, che parla tanto, cosa produce? Il 9 gennaio incontreremo di nuovo l’Esecutivo. Sta di fatto però che questo è un sistema che non accettiamo, preferiamo la cassa fiscale, lo scontrino fiscale, che è un sistema meno macchinoso, e impedisce l’evasione fiscale. Le richieste che nell’ultimo hanno abbiamo fatto al Governo sono sempre finite nel vuoto. Non ci hanno mai ascoltati. È vero la politica ha avuto nel 2014 i suoi problemi, ma noi non abbiamo i tempi della politica e non possiamo più attendere. Per questo – con- clude Raggi – siamo di- sposti a tornare in piazza a oltranza”.

Francesco De Luigi