Stiven Muccioli (BKN301) ospite del ‘Late Tech Show’: “L’innovazione non è solo una questione di tecnologia, ma di immaginare un futuro più inclusivo e accessibile per tutti”

Il mondo del fintech sta vivendo una trasformazione profonda, trainata dall’innovazione tecnologica e dalla crescente domanda di accesso ai servizi finanziari da parte di un numero sempre maggiore di persone e imprese. In questo contesto di rapida evoluzione, Stiven Muccioli, CEO di BKN301, ha condiviso la sua visione durante l’ultima puntata del “Late Tech Show” di Gigi Beltrame. Nell’intervista, Muccioli esplora come la tecnologia stia rivoluzionando il settore bancario e finanziario, rendendolo più accessibile e inclusivo. Parla del percorso dell’azienda, nata a San Marino, e dell’approccio innovativo che sta guidando la crescita di BKN301 sui mercati internazionali.

 

Muccioli viene introdotto quale “pioniere del fintech”. Può raccontare come BKN301 ha iniziato il suo percorso e qual è la visione alla base dell’azienda?

“ BKN301 è nata con un obiettivo chiaro: rendere i servizi finanziari più accessibili e democratici. Quando abbiamo iniziato, circa sei o sette anni fa, il mondo del fintech era in una fase embrionale, quasi sperimentale. Nessuno immaginava davvero l’impatto che la tecnologia avrebbe avuto sulle banche tradizionali. Noi siamo partiti con un approccio focalizzato sull’accesso: dare alle persone, alle imprese e alle comunità la possibilità di utilizzare strumenti finanziari in modo più semplice e conveniente. In pratica, siamo diventati degli ‘abilitatori’ per altre fintech, banche digitali e istituzioni finanziarie, semplificando l’accesso a servizi innovativi”.

 

Fintech dunque come “abilitatore”. Cosa intende esattamente con questo termine e quali cambiamenti ha osservato nel settore negli ultimi anni?

“Essere un ‘abilitatore’ significa fornire l’infrastruttura e gli strumenti necessari affinché altri possano costruire servizi finanziari di nuova generazione. Negli ultimi anni abbiamo visto nascere molte idee innovative proprio perché ci sono state nuove possibilità di abilitazione. Il settore bancario è uno dei più antichi e allo stesso tempo uno dei più dinamici in termini di innovazione. Le banche sono i pilastri dell’economia e innovare in questo ambito non è solo necessario, ma strategico per molti altri settori. Abbiamo notato un cambiamento radicale: non si tratta più solo di ottimizzare i processi esistenti, ma di creare nuovi servizi e funzionalità che rispondano a bisogni emergenti”.

 

Parlando di mercati emergenti, viene fatto notare come BKN301 sia molto attiva in aree come il Medio Oriente e l’Africa del Nord. Quali opportunità vede in questi contesti?

“Queste regioni rappresentano un’enorme opportunità per il fintech. Ci sono milioni di persone con accesso limitato ai servizi finanziari tradizionali, ma con una crescente domanda di soluzioni digitali. Prendiamo ad esempio il nostro lavoro con un operatore egiziano che fornisce servizi a 18 milioni di persone in Egitto. Grazie alla nostra piattaforma, siamo riusciti a semplificare pagamenti come quelli dell’acqua e dell’elettricità, migliorando concretamente la vita quotidiana delle persone. Crediamo fermamente che la tecnologia finanziaria possa essere uno strumento potente per lo sviluppo economico e l’inclusione sociale”.

 

Quali sono le sfide principali che affrontate quando vi adattate a mercati così diversi, ciascuno con le proprie regolamentazioni ed esigenze?

“Adattarsi a diversi contesti regolatori è una sfida, ma anche un’opportunità. Ogni Paese ha le sue specificità, ma in fondo tutte le regolamentazioni sono guidate da logiche simili. Avere una struttura flessibile e un team internazionale — nel nostro caso composto da 19 nazionalità diverse — ci permette di navigare queste complessità con una visione globale. Siamo nati con orgoglio a San Marino, un microstato: questa sfida iniziale ci ha spinti però a pensare fin da subito in termini globali, aprendoci a mercati più grandi”.

 

A proposito di innovazione, Muccioli ha utilizzato spesso il termine “orchestratore” di servizi finanziari. Può spiegarci meglio di cosa si tratta?

“Immaginate un maestro d’orchestra che coordina centinaia di strumenti diversi. Il nostro ‘orchestratore’ è una piattaforma che integra una vasta gamma di servizi finanziari in molti Paesi, standardizzando queste soluzioni tramite API per renderle accessibili ai nostri clienti. Questo approccio consente alle aziende di ridurre i costi di integrazione e di accedere rapidamente a un’infrastruttura finanziaria globale. In pratica, permettiamo alle fintech e alle banche digitali di diventare immediatamente internazionali, senza dover negoziare con singoli fornitori o gestire complessi processi di compliance”.

 

Qual è il futuro del fintech e quali saranno gli impatti per le comunità e le economie locali?

“Il fintech continuerà a evolversi come strumento di inclusione finanziaria e sviluppo economico. Penso che assisteremo a una crescente integrazione di servizi finanziari nella vita quotidiana delle persone, senza che esse ne siano consapevoli. Pagare diventerà un automatismo, qualcosa che avviene senza pensarci troppo. Ma la vera sfida – conclude Muccioli – sarà creare valore per le comunità, sviluppare soluzioni che non solo semplificano le transazioni, ma migliorano la qualità della vita e favoriscono la crescita economica sostenibile”.

Una bellissima vetrina non sono per BKN301, che mette in mostra ancora una volta la propria vocazione internazionale, ma anche e soprattutto per la Repubblica di San Marino.

La Serenissima