Stop allo streaming pirata, la legge arriva in Aula

Tempi record per la legge per contrastare la pirateria audiovisiva: la proposta di legge arriva in Aula a Montecitorio lunedì 20 marzo dopo che oggi le commissioni Cultura e Trasporti della Camera hanno votato il mandato ai relatori. Il testo, che nasce dalle proposte avanzate dalla Lega e da Fratelli d’Italia con i testi di Elena Maccanti e Federico Mollicone, punta a creare un strumento innovativo sotto il profilo normativo per combattere un fenomeno che mette a rischio migliaia di imprese e posti di lavoro. Ammonta infatti a 1,7 miliardi di euro la stima del fatturato perso da tutti i settori economici italiani a causa della pirateria digitale: tra film, fiction e sport live la contraffazione di contenuti si riverbera su tutta l’economia del Paese con un danno in termini di Pil di oltre 700 milioni di euro, mancati introiti fiscali per 319 milioni di euro e perdite anche in termini di occupazione con una stima di circa 9.400 posti di lavoro messi a rischio. Sono questi, infatti, i dati sull’ampiezza del fenomeno misurati dall’indagine dell’Ipsos per la Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali in cui spicca un altro elemento impressionante: l’incidenza della pirateria tra gli italiani adulti che hanno fruito illegalmente di film, serie o fiction, programmi o eventi sportivi live è del 43%. E che impatta, ha ricordato il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone quando ha presentato la sua proposta di legge, anche sul settore editoriale: i libri piratati costano al mondo del libro 771 milioni di mancato fatturato, pari al 31 per cento del valore complessivo del mercato e la perdita di 5.400 posti di lavoro. Contando anche l’indotto, cioè le ricadute su altri settori collegati ai libri, il costo per il Paese è di 1,88 miliardi e 13.100 posti di lavoro, oltre a un mancato gettito fiscale di 322 milioni di euro.
    Grazie alle nuove norme, sarà invece possibile intervenire in modo rapido per bloccare i vari streaming pirata. La nuova normativa rafforza infatti i poteri dell’Agcom che potrà intervenire di urgenza per “ordinare ai prestatori di servizi, compresi i prestatori di accesso alla rete, di disabilitare l’accesso a contenuti illeciti” e così anche “i soggetti gestori di motori di ricerca e i fornitori di servizi della società dell’informazione coinvolti a qualsiasi titolo nell’accessibilità del sito web o dei servizi illegali”. Tutti dovranno eseguire il provvedimento dell’Autorità “senza alcun indugio e comunque entro il termine massimo di 30 minuti dalla notificazione” nei casi di contenuti trasmessi in diretta. “E’ un risultato straordinario raggiunto in tempi strettissimi che segue l’impegno del nostro gruppo nella scorsa legislatura” commenta la deputata di Fratelli d’Italia Grazia Di Maggio, relatrice assieme al collega della Lega, Andrea Dara, che sottolinea come la nuova normativa contrasterà “le organizzazioni mafiose che traggono profitti illeciti” da questo fenomeno “devastante per migliaia di imprese”. 


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