STORIA DELLA FILODRAMMATICA DI SAN MARINO
PER IMMAGINI
(A cura di Augusto Casali)
Una nota curiosa: Umberto Bartolani, come già detto interprete della parte del Podestà nel Film “Amarcord” di Federico Fellini, salì agli onori della cronaca anche per essere stato l’artefice del ritorno nell’attuale sede della “Fontana dei 4 cavalli”. Dopo il passaggio del fronte, demolito il Kursaal nel 1949, La Fontana dei Quattro Cavalli fu rimossa e, nel 1954, la grande vasca fu abbattuta; dei cavalli marini, trasportati nella sede dei Vigili del Fuoco, tre furono alloggiati nel Parco Marecchia e uno nell’adiacente terreno dell’acquedotto.
Fu solo grazie al pertinace zelo di Umberto Bartolani e della figlia dello scultore, Fausta Fabbri, che la fontana, dopo due decenni di alterne ipotesi di “ricollocazione”, venne ripristinata nella sede originaria nel 1993.
Ecco la nota curiosa, per dire come tutto ritorna: La Fontana dei Quattro Cavalli fu originariamente inaugurata il 29 giugno 1928, con la presenza della Banda di San Marino…..
Foto 1 (Banda Militare di San Marino)
Tornando alla Filodrammatica di San Marino dopo non poche discussioni interne decise di aderire alla proposta avanzata alla signora Elda Bardelli da parte di Bartolani e Lucchini. Nacque così l’Associazione Teatro Dialettale (AS.TE.D) composto da 12 compagnie teatrali del territorio romagnolo e della Repubblica di San Marino.
Il Piccolo Teatro Arnaldo Martelli, essendo Compagnia di un altro Stato, al fine di salvaguardare la propria autonomia, nell’accettare lo Statuto dell’AS.TE.D, pretese la firma di un “Verbale di Accordo” riguardante i rapporti economici, finanziari e organizzativi con Enti Pubblici Italiani.
Foto 2 (1985 – Teatro Novelli – Rimini – Manifesto in occasione della Rassegna del Teatro Dialettale, organizzata dall’AS.TE.D.)
Nella vita del Piccolo Teatro Arnaldo Martelli sono stati parecchi i frangenti importanti e significativi ma la prima trasferta negli Stati Uniti d’America ha di certo lasciato segni profondi che il tempo non ha scalfito in tutti coloro i quali ebbero l’occasione di esserci.
Come già detto precedentemente, la Filodrammatica di San Marino ha recitato a Detroit (Michigan) e qualche altro dettaglio vale la pena di renderlo noto. L’occasione è nata in occasione dell’inaugurazione del San Marino Social Club, nuova sede della numerosa Comunità di sammarinesi residenti a Detroit.
La Filodrammatica aveva debuttato per la prima volta con una commedia completamente in vernacolo sammarinese. Si trattava di “Stal Mami” di Liliano Faenza, che ottenne un successo clamoroso.
Foto 3 (1976 – Detroit (USA) – “Stal Mami” di Liliano Faenza – Da sinistra: Gianni Giuseppe, Massimo Bardelli, Augusto Casali, Cesare Casali (semicoperto), Eugenia Sammarini (coperta), Carlo Casali (Presidente P.T.A.M.).
I concittadini “americani” accolsero con vero tripudio l’allestimento e poiché il testo parlava di quella San Marino che molti di loro furono costretti a lasciare, alternarono, durante la recitazione, momenti di incontenibile ilarità a improvvisi scoppi di pianto, vinti dalla struggente nostalgia che destava in loro il sapore della lingua e delle espressioni natie.
Lo stesso Liliano Faenza parla di questa esperienza in una pubblicazione dedicata alla sua rappresentatissima commedia: “Una menzione a parte merita la trasferta “extraeuropea” della “commedia”, ad opera del Piccolo Teatro Arnaldo Martelli di San Marino…..La commedia conteneva precisi riferimenti e dipingeva la San Marino del periodo in cui numerosi dei presenti quella sera (800) lasciarono molti anni addietro, quella San Marino che comunque (e loro forse non lo sapevano perfettamente), già allora non esisteva più neppure per chi era rimasto in Patria….
Foto 4 (2 Ottobre1976 – Detroit (USA) – “Stal Mami” di Liliano Faenza – Da sinistra: Piny Mariani, Eugenia Sammarini)
Si deve tenere conto che per allora non era proprio usuale affrontare viaggi transoceanici. Non tutti possedevano un’automobile, i telefoni cellulari non esistevano e neppure dal telefono fisso era semplice raggiungere l’altra parte del mondo per definire tutti gli aspetti organizzativi. In pratica quella trasferta fu organizzata attraverso l’uso del telegrafo.
Foto 5 (Fine anni “60: Pina Mariotti)
Di quell’avventura tutto colpiva, considerate che sono passati da allora 46 anni: l’enorme Boing 747 dell’Alitalia; il sorvolo dell’Oceano e poi di New York; l’atterraggio nell’enorme aeroporto di New York, dove abbiamo fatto scalo.
Quando il Gruppo si trasferì all’imbarco per Detroit, due furono le sorprese inaspettate e commoventi: La prima era un enorme tabellone elettronico illuminato che recitava: “La Northwest Airlines augura il benvenuto al Piccolo Teatro Arnaldo Martelli della Repubblica di San Marino”; la seconda fu quando venne attraversato il tunnel trasparente che portava all’imbarco. Improvvisamente gli “attori” del Piccolo Teatro Arnaldo Martelli furono letteralmente circondati, anche se separati dal vetro, dai sammarinesi residenti a New York. I quali, sapendo del nostro arrivo, ci vennero a salutare numerosi calorosamente.
Appena giunti a Detroit quello che colpì fu l’ampiezza dei luoghi, le strade erano a sei corsie per carreggiata. Come tutto era diverso dalla piccola San Marino!
Foto 6 (2015 – “Tol in te sac, Giulio!” di Stefano Palmucci – Cesare Casali)
La temeraria esperienza “americana” fu la prima in assoluto, imitata poi da altri gruppi locali. Anche il Piccolo Teatro Arnaldo Martelli ripetè l’esperienza 26 anni dopo, nel 2002, ma l’atmosfera magica del 1976 fu irripetibile, erano cambiate le persone, il periodo storico e, per quanto ci si sia trovati coccolati dall’ospitalità dei concittadini sammarinesi, fu un po’ diverso rispetto a quella prima indimenticabile volta!
Foto 7 (Anni “60 – Giovanna Morganti)
FOTO 8 (1979: “Non si dorme a Kirkwall” di Alberto Perrini – Da sinistra: Luciano Sansovini, Jean Franco Bernucci)
Foto 9 (Franco Capicchioni)