“Era arrivato in Italia nel 2012” Anis Amir, il tunisino ricercato dalla polizia perché sospettato di essere l’autista del Tir dell’attentato a Berlino. Lo riporta il sito della Sueddeutsche Zeitung citando fonti delle autorità. Nel luglio 2015 aveva poi raggiunto la Germania e dall’aprile 2016 risulta “tollerato”. Intanto la Germania ha offerto fino a 100mila euro di taglia a chiunque fornisca informazioni che portino al suo arresto.
“Attentatore forse già all’estero” – C’è un forte sospetto che l’uomo sia armato e il timore che possa già aver lasciato la Germania e abbia avuto vita facile nella fuga dal luogo dell’attentato, magari utilizzando la rete metropolitana. Si trattano però, al momento, solo di diverse ipotesi al vaglio degli inquirenti, che non sono ancora in grado di stabilire se abbia agito un solo uomo o più persone.
Fermato a luglio, poi liberato – Anis Amir “era stato rinchiuso per due giorni nel carcere di Ravensburg”, dopo che “il 30 luglio era stato fermato a Friedrichshafen per un controllo”. Lo riporta lo Spiegel online, precisando che “due giorni dopo era stato però rilasciato”.
Carte di espulsione giunte solo mercoledì – Sono arrivati soltanto mercoledì dalla Tunisia i documenti attesi e necessari per l’espulsione del giovane tunisino, al quale era stato negato il diritto d’asilo. Lo ha detto il ministro dell’Interno del Nordreno-Vestfalia, Ralf Jaeger, sottolineando che “la partecipazione dell’uomo all’attentato è ancora incerta”.
Potrebbe essere tra i feriti – Secondo altre ipotesi investigative, invece, la polizia starebbe cercando l’attentatore fra i feriti in tutti gli ospedali della capitale tedesca. Lo riferisce il sito dell’emittente pubblica regionale Rbb. Secondo Der Spiegel online, l’uomo aveva ricevuto un permesso per restare in Germania ad aprile, ma era stato classificato come soggetto “pericoloso” dalle autorità. Era sotto osservazione per i suoi legami con il predicatore Abu Walaa, accusato di estremismo islamico, e a dicembre era riuscito a far perdere le sue tracce.
Il documento trovato nel Tir – Secondo il quotidiano, il ricercato avrebbe utilizzato diverse identità ed era noto alla polizia per lesioni personali gravi. La stampa locale scrive che “gli inquirenti hanno trovato un documento di espulsione” “sotto il sedile del guidatore” del Tir, emesso per “un cittadino tunisino di nome Anis, nato nel 1992 nella città di Tataouine”. Il sospetto “sarebbe tuttavia noto anche con due altri nomi”.
Le ricerche nel Nordreno-Vestfalia – Le operazioni della polizia si stanno concentrando nella zona del Nordreno-Vestfalia, nell’ovest della Germania, dove, secondo la tv N24, “il giovane avrebbe vissuto in un centro accoglienza profughi di Kleve”, cittadina di 50mila abitanti al confine con l’Olanda e distante oltre 600 chilometri da Berlino. tgcom24.mediaset.it