Strage di Suviana, le tre vittime. ‘Vincenzo schivo, lavoratore, da poco sposo’

Hanno fra i 35 e i 73 anni, le tre vittime identificate nella strage di Suviana.

Si tratta di Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni e Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina).

‘Vincenzo schivo, lavoratore, da poco sposo’ – “Una persona educata, schiva, di poche parole, gentilissimo e soprattutto un grande lavoratore”.

È il ritratto che il sindaco di Sinagra (Messina), Antonino Musca, fa di Vincenzo Franchina, 36 anni, uno dei lavoratori morti ieri nell’esplosione della centrale idroelettrica di Bargi al lago di Suviana sull’Appennino bolognese. “Sono stato fino a poco fa dalla famiglia di Vincenzo, è un momento di grandissimo dolore. Siamo poco più di duemila abitanti, qui ci conosciamo tutti”, spiega all’ANSA. Il dolore è quello di una intera comunità, sconvolta dalla tragedia, stretta intorno a una famiglia riservata. “Conoscevo bene Vincenzo, ho avuto il privilegio di celebrarne le nozze a gennaio scorso, 2023. Frequentava da ragazzo la scuola dove insegnavo all’epoca, ogni tanto gli davo anche un passaggio a casa. Una persona educata, di rara gentilezza come tutta la sua famiglia. Persone di grandissima dignità per le quali non posso che avere solo belle parole”. Vincenzo e la moglie, infermiera al Gaslini di Genova pure originaria di un paese vicino Sinagra, avevano lasciato la loro terra per motivi di lavoro. Vivevano a Genova. “Vincenzo era dipendente di una ditta esterna che faceva lavori di manutenzione per Enel, non ricordo il nome”, dice il sindaco. La famiglia Franchina è stretta nel dolore, “sicuramente verranno a Bologna ma non immediatamente visto che le salme sono sotto sequestro”. “Ho ben poco fa fare – aggiunge Musca commosso – ma siamo a disposizione. Stiamo pensando sicuramente di proclamare il lutto cittadino”.

La vittima di 73 anni era esperta in impiantistica – “Non era il classico operaio che lavora fino a tardi per integrare il reddito, ma probabilmente era lì come consulente esterno considerando la sua esperienza in materia impiantistica”. Lo dice all’ANSA Francesco Leo, il sindaco di San Marzano di San Giuseppe, il paese del Tarantino in cui risiedeva Mario Pisano, di 73 anni, una delle tre vittime della strage di Suviana. Secondo il sindaco, Pisano “aveva gestito una ditta che realizzava impianti in strutture di una certa rilevanza come inceneritori, svolgendo lavori anche per enti pubblici”. Fino a pochi anni fa risiedeva a San Marzano dove vive una figlia e alcuni nipoti.

Parroco Settimo, aiuteremo la famiglia di Tanase – “Oggi ho visitato la famiglia e ho detto una preghiera cercando di rafforzarli. Come parrocchia ci occuperemo di tutto il necessario per il funerale per aiutare chi è rimasto” Le parole, affidate a Facebook, sono del sacerdote Paolo Porcescu, parroco della chiesa ortodossa di Settimo Torinese (Torino), dove viveva Pavel Petronel Tanese, tra le vittime dell’incidente alla centrale del lago di Suviana, che viene ricordato come “marito e padre di due gemelli”. “Sono state avvisate le autorità consolari – spiega il sacerdote – che hanno comunicato direttamente con la console Mirela Dumitrescu, nonché con la sindaca Elena Piastra, che ci hanno assicurato tutto il supporto necessario”.

Ansa